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La Campania nella programmazione dei fondi Ue. Lo annuncia Caldoro

Consiglio Regionale

“Sono orgoglioso di condividere con il Consiglio regionale e con le forze sociali ed economiche il riconoscimento che la Campania ha ottenuto dall’Europa nella accelerazione della spesa dei fondi Ue tanto che oggi la nostra Regione è rientrata nel pool delle cinque regioni che guiderà la programmazione dei fondi comunitari 2014/2020”.
E’ quanto ha affermato il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, intervenendo in Consiglio regionale della Campania, presieduto da Paolo Romano, nel dibattito sui fondi Ue richiesto dal gruppo del Partito Democratico.
Il Presidente Caldoro ha ricordato che oltre 1 miliardo di euro di Por fesr 2007-2013 è stato destinato a interventi per l'accelerazione della spesa ed è stato destinato al sostegno del tessuto produttivo campano e all’occupazione, a iniziative nel campo dei trasporti, all’efficientamento energetico, a progetti rivolti ai Comuni al di sotto dei 50mila abitanti.
L’accelerazione della spesa si è ottenuta attraverso i “programmi paralleli”, concordati in sede di tavolo nazionale prima con il Ministro Barca e poi col Ministro Trigilia, andando in “overbooking di impegni” , puntando sui grandi progetti e sulla qualificazione della spesa dei fondi, volta ad evitare la frammentazione delle risorse che nel passato ha caratterizzato la nostra regione.
A questo proposito, il Presidente del governo regionale ha sottolineato che entro ottobre partirà il grande progetto depurazione Regi Lagni ed 1 miliardo di bandi di opere pubbliche caratterizzati dalla qualificazione della spesa e incentrati sui grandi temi del nostro territorio a cominciare dall’ambiente per proseguire con la protezione civile, la ricerca e l’innovazione, lo sviluppo urbano.
Queste azioni – ha proseguito - ci permettono di agganciare la programmazione 2014-2020 – e di essere una Regione che anticipa le linee e fa da modello alle altre regioni”.
Il presidente Caldoro ha anche sottolineato la positività del lavoro svolto dal tavolo di partenariato, presieduto dal consigliere regionale Luciano Schifone, e rafforzato dalla condivisione delle forze sociali ed economiche e dell’Anci con la quale è stato sottoscritto un Protocollo di intesa.
Ad aprire il dibattito è stato il vice capogruppo del Pd Antonio Marciano: “concentrare il 60% delle risorse sui grandi progetti è stato un errore, perché su di essi permangono grandi criticità e perché l’unica spesa certificata sono i 400 milioni per la linea della metropolitana. L’assessore Cosenza ha commesso un grande errore a non andare in Commissione qualche giorno fa perché avrebbe appreso dalla viva voce di 18 Sindaci che il grande progetto fiume Sarno è fortemente criticato dal territorio. E’ chiaro – ha proseguito Marciano – che la Giunta regionale ha tentato una disperata accelerazione della spesa, ma che essa è ultima per avanzamento di spesa e prima per il rischio disimpegno. E’ evidente, inoltre, lo scarso riflesso sull’economia e sull’occupazione che la spesa dei fondi Ue ha avuto in Campania”. Marciano ha sottolineato che “se la spesa dei fondi Ue è stata negativa fino ad oggi, occorre puntare sulla prossima programmazione e sui temi stabiliti dal tavolo nazionale basato sulle città, vero cuore del territorio e della democrazia, sulla inclusione sociale, sul sistema territoriale delle imprese. Serve un grande piano di rigenerazione urbana per dare decoro, crescita, vivibilità al nostro territorio – ha concluso Marciano – e poi occorre investire sui giovani, sull’occupazione e sull’ambiente, dove giochiamo una partita fondamentale per il nostro territorio e dove servono scelte coraggiose, fondi impegnati nel modo giusto, a partire dalla vigilanza e dal controllo del territorio contro i roghi di rifiuti e per le bonifiche”.
“Fratelli d’Italia chiede al governo regionale di dare priorità all’ambiente e alle bonifiche particolarmente della Terra dei Fuochi alla quale chiediamo che venga destinato un miliardo di euro della nuova programmazione dei fondi Ue per salvare questo territorio dai veleni e per restituire salute, vita e futuro ai cittadini” – ha detto il capogruppo Luciano Passariello.
“Se non ci fosse stata questa amministrazione regionale, in Campania sarebbe scoppiata la ‘guerra civile’ a causa della situazione disastrosa e debitoria lasciata in eredità dal centrosinistra – ha detto il capogruppo del PdL Gennaro Nocera – che ha aggiunto: “il presidente Caldoro ha restituito credibilità e prestigio alla nostra regione rendendola modello e guida nella programmazione dei fondi europei”. “La spesa dei fondi Ue è stata fortemente accelerata e concentrata su grandi progetti qualificanti per il territorio e per i Comuni  – ha proseguito Nocera – e, per la prossima programmazione dei fondi Ue, ci sono le condizioni per andare avanti e per migliorare ulteriormente l’impegno dei fondi europei particolarmente per la bonifica dell’ambiente, nell’ambito della piena sinergia Giunta-Consiglio e della piena condivisione di tutte le forze politiche”.
“Dopo tre anni in cui la Giunta Caldoro ha saputo restituire dignità alla nostra Regione, mi sarei aspettato dalla minoranza, con la quale questa maggioranza si è sempre dimostrata aperta e costruttiva, maggiore capacità di confronto e di partecipazione - come avviene sul piano nazionale con il Governo delle ‘larghe intese’, - per porre fine a dichiarazioni demagogiche e sterili e per dare vita ad una complessiva assunzione di responsabilità per affrontare insieme il tema dell’ambiente e delle bonifiche, che investe la vita della popolazione campana” - ha aggiunto il vice capogruppo del PdL Pasquale Giacobbe – per il quale “è fondamentale che nella prossima programmazione dei fondi Ue si mettano da parte le contrapposizioni e si metta in campo lo spirito comune per affrontare le grandi emergenze dell’ambiente, dell’occupazione e dell’economia”.
Il capogruppo del Pse Gennaro Oliviero ha sottolineato che “dal 2007 ad oggi la Campania ha perso il 25% della propria capacità produttiva ed ha raddoppiato la cassa integrazione: con questo dramma occorre fare i conti e occorre mettere in campo tutte le misure necessarie per rilanciare le attività produttive nel nostro territorio in particolare nel settore agroalimentare”. Il consigliere Oliviero si è soffermato anche sullo stato delle strutture sanitarie pubbliche affermando che “si deve investire per migliorare il patrimonio pubblico destinato alla assistenza sanitaria pubblica”.
“Il tavolo di partenariato riunisce tutti soggetti protagonisti dell’economia e della occupazione del territorio – ha ricordato il consigliere Luciano Schifone (PdL), che ne è presidente - , quindi esso è un elemento fondamentale per la costruzione ed attuazione del programma di spesa dei fondi Ue e per fare in  modo che esso sia pienamente integrato con la realtà socio-economica della Campania.
Sulla base di questa condivisione, il governo regionale è stato capace di una forte accelerazione della spesa e di programmare le prossime annualità sulle grandi tematiche del nostro territorio, dallo sviluppo urbano all’efficientamento energetico, dai trasporti all’ambiente, e sulle grandi opere, riuscendo, nei fatti, a respingere le critiche di frammentazione provenienti dall’Europa e ad invertire la tendenza rispetto al decennio dal 2000 al 2010 che ha visto una spesa consistente ma improduttiva sul piano economico e sociale”.
“La situazione di crisi economica e disoccupazione è sotto gli occhi di tutti e la nostra regione vive un momento di grande difficoltà e, in questo contesto, è grande e apprezzabile lo sforzo fatto dalla Regione Campania per la spesa dei fondi Ue e per la nuova programmazione che le hanno restituito dignità e prestigio” – ha detto il consigliere Giovanni Fortunato (Caldoro Presidente) - per il quale “la Regione Campania deve guardare alle grandi infrastrutture ma anche alle piccole realtà territoriali interne e alle infrastrutture portuali approvando una norma regionale che preveda due Autorità portuali, una per Napoli-Caserta e l’altra per Salerno, che ha una propria specificità”. Il vice capogruppo di Caldoro Presidente Giuseppe Pietro Maisto ha evidenziato che “tra Giunta e Consiglio si è creata forte sinergia che sta dando i suoi frutti con un governo regionale che sta affrontando con successo le gravi criticità del nostro territorio, dalla sanità, all’ambiente, alla spesa dei fondi Ue. Maggioranza e opposizione devono affrontare insieme le grandi difficoltà sociali, economiche e ambientali che attanagliano il nostro territorio e dimostrare quella coesione e quel senso di responsabilità necessari per dare un futuro al nostro territorio” – ha proseguito Maisto.
“Sollecito una collaborazione più attiva e precisa tra Giunta e Consiglio sulla spesa e sulla programmazione dei fondi Ue e che il presidente del tavolo di partenariato Schifone venga ascoltato dalla III Commissione per fare il punto su un importante capitolo per lo sviluppo del territorio”– ha detto la consigliera Anita Sala (Cd). “Noi ci sentiamo parte integrante del progetto di sviluppo del nostro territorio e vogliamo essere parte partecipi della programmazione della spesa dei fondi europei in quanto il Consiglio regionale è il centro della politica del territorio” – ha detto la consigliere Sandra Lonardo (Popolari Udeur) – che ha aggiunto: “i fondi Ue devono tradursi in nuovi cantieri, nuovi posti di lavoro, opere di bonifica, per lo sviluppo armonico di tutte le parti del territorio puntando sui piccoli Comuni al di sotto dei 50 mila abitanti, veri motori dello sviluppo del territorio. Condividiamo, dunque, la strategia e la scelta politica di accelerazione della spesa e del ‘ponte’ tra vecchia e nuova programmazione, puntando e anticipando i tempi sulla nuova programmazione dei fondi Ue”  – ha concluso la consigliera Lonardo.
A concludere il dibattito è stato il capogruppo del Pd Raffaele Topo che ha lanciato una “sfida” alla maggioranza per il coinvolgimento dell’assemblea legislativa regionale sui grandi temi per lo sviluppo della Campania: “sull’ambiente, che è la prima emergenza campana, che sta producendo effetti distruttivi sull’economia campana; sull’edilizia, per la quale c’è bisogno di fare una ingente opera di rigenerazione, per risollevare il settore e il territorio, sull’energia che impone alla nostra regione di dotarsi di un Piano energetico regionale; sui grandi progetti, che non possono essere decisi in un luogo ristretto da poche persone ma richiedono il coinvolgimento attivo di questo Consiglio regionale”.


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