L’ultimatum alla sua maggioranza il sindaco lo pronuncia quasi tra le lacrime:  ‘’Se il problema sono io, ditelo apertamente, in aula, e mi faccio da parte. Non ho mica vinto un concorso’’. Così il primo cittadino dopo che il presidente del consiglio comunale Livio Petitto è stato costretto a sospendere la seduta per mancanza di numero legali. Assenti tutti i dissidenti, più o meno giustificati, segno che il malumore è diffuso e rischia di far precipitare il comune in una crisi senza via d’uscita.

Da Foti arriva anche un appello alla responsabilità in vista della seduta di domani, quando dovranno essere approvati gli assestamenti di bilancio, aggiungendo che l’amministrazione e l’aula non possono diventare terreno di scontro per chi ha ambizioni politiche in vista delle prossime regionali.

La situazione, dunque, è tesa. Tra gli assenti Gianluca Festa, il più agguerrito tra i dissidenti, che mentre scatena la guerriglia in comune sigla la pace con il segretario De Blasio in vista della conferenza programmatica che di fatto archivierà la richiesta di espulsione nei suoi confronti e la preannunciata battaglia legale sui danni d'immagine.