Da quando si è insediato il Governo di Matteo Renzi, Enrico Morando, viceministro all’Economia, è il primo esponente dell’esecutivo a mettere piede in Irpinia.
Ad attenderlo ci sono i lavoratori delle vertenze simbolo della crisi che attanagli la provincia di Avelino: dall’irisbus all’ex Isochimica fino alla Fma e al tentativo in corso tra parti sociali con il patto per lo sviluppo.
Morando dice subito che la crisi, qui come altrove, va affrontato in maniera diversa rispetto al passato. Il tempo dell’assistenzialismo è finito. Ecco perché gli ottanta euro in più in busta paga e la riduzione del carico fiscale sulle imprese, dovrà necessariamente essere accompagnato da una riduzione di oltre 30 miliardi della spesa pubblica da raggiungere in tre anni. Fin qui il quadro generale. Sulle singole questioni, Morando prende l’impegno a parlare con il ministro del lavoro per quanto riguarda i prepensionamenti degli operai ex isochimica; si dice possibilista nella ripresa di un dialogo con la Fiat di Marchionne; mentre sulla Irisbus afferma che la trattativa per la riapertura è in fase avanzata e presto i sindacati saranno chiamati al tavolo per vedersi illustrato il piano industriale di un privato che sarà sostenuto da una commessa pubblica qualificata.

Per quanto riguarda i Fondi Europei, Morando è categorico, vanno concentrati su iniziative realmente strutturali e non sparpagliati in mille rivoli. Priorità, dunque, a  banda Larga e Alta Capacità.