''Bocciata la sfiducia ora la parola deve tornare alla politica''. Carmine De Blasio respinge l'ipotesi di dimissioni e fa appello alla responsabilità di tutte le anime del Pd, per il bene del partito.
''Ciò che è successo a Capriglia resti a futura memoria di chi ha voluto mostrare i muscoli ottenendo come unico risultato la spaccatura dei Democratici''. Nel mirino ci sono soprattutto i cosiddetti mandanti dell'operazione canaglia, in particolare Festa, e gli ex alleati Famiglietti e D'Amelio, che nonostante il risultato hanno avanzato la richiesta del commissariamento. De Blasio è raggiante: ''Questa vicenda per me resta incomprensibile, mi volevano sfiduciare come fossi un delinquente, un criminale, senza alcuna motivazione politica. Hanno ottenuto solo una figuraccia''. L'analisi del segretario arriva a 48 ore di distanza dall'assemblea provinciale. De Blasio sottolinea con favore le parole della segretaria regionale Tartaglione e di Francesco Todisco sulla necessità che si trovi una via d'uscita politica rinunciando alle forzature. Il problema è capire se ci sono le condizioni per sedersi intorno allo stesso tavolo.
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