La richiesta di convocazione dell'assemblea c'è. A depositarla Beniamino Palmieri (dell'area Famiglietti), e Ivo Capone (in rappresentanza della componente che fa capo a Rosetta D'Amelio). Tra le 44 firme in calce al documento, ci sono anche quelle degli ecologisti di Gianluca Festa. Mancano invece quelle dell'area di Toni Ricciardi e della sinistra che fa riferimento a Todisco. La richiesta ora è nelle mani della presidente Roberta Santaniello che dovrà convocare l'assemblea entro la fine del mese. Si tratta di un passaggio cruciale per il Pd. Formalmente i dissidenti chiedono che ci sia una verifica politica sull'operato del segretario De Blasio, giudicato inadeguato; sottotraccia, si lavora alla sfiducia del segretario per portare così il partito al commissariamento o al congresso anticipato. Difficile disegnare scenari, troppa la confusione che regna a Via Tagliamento. In ogni caso la resa dei conti è iniziata. De Blasio si trova ad avere contro quasi metà del partito e al suo fianco una maggioranza tutt'altro che solida.
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