Habemus congresso; dopo settimane di tira e molla sulla data, sulle tessere, sui soldi delle tessere, sulle tessere on-line, il Pd, cestinando l'appuntamento del 23 luglio, sposta l'assise a settembre. Questo l'esito di una riunione fiume della Commissione Provinciale durata fino a tarda sera.
L'intesa prevede: presentazione delle candidature alla segreteria entro il 29 agosto; congressi di circolo dall'8 al 17 settembre; il 24 settembre l'assemblea provinciale per incoronare il nuovo leader del partito. La celebrazione resta straordinaria, si svolgerà in anticipo alla scadenza nturale e sulle tessere già raccolte, comprese quelle sottoscritte on-line. Non potevano certamente mancare voci fuori dal coro. Livio Petitto, decariano e presidente del consiglio comunale di Avellino, ha abbandonato la Commissione, annunciandone la fuoriuscita, alla luce del mancato riconoscimento dei tesserati di Cervinara, Lacedonia e Rotondi. Mario Pagliaro, vicino a Famiglietti, avrebbe preferito invece anticipare i tempi per la presentazione delle candidature. Alla decisione del rinvio a settembre si è giunti a causa dei pochi giorni a disposizione per celebrare il congresso il 23 luglio, così come era stato inizialmente stabilito. L'assise a settembre consentirà a tutti di organizzarsi e di tenere una discussione seria sulla politica e sulle cose da fare, e non sulle lotte intestine tra correnti, almeno così si spera. Ovviamente si attende il via libera da Roma. Resta il dato politico di un partito lacerato che difficilmente riuscirà a trovare una sintesi politica e un candidato unitario.
Commenta l'articolo