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Politica

Pd, la presidente Santaniello scrive agli iscritti: partecipate

santaniello

Caro iscritto/a,
e anche cari tutti voi che simpatizzate per il PD, che lo avete votato e che in fondo ne fate parte appieno. Con questa mia missiva aperta a tutti, vorrei trasmettervi alcuni pensieri che non siamo sempre in grado di condividere e di scambiarci, visti gli impegni di ciascuno di noi e la difficoltà a trovare luoghi comuni. È un anno da quando siamo in campo con la nuova gestione del PD irpino, un anno che rivesto il ruolo di presidente dell'assemblea del Pd, un anno nel quale ho constatato che i luoghi di discussione che siamo in grado di creare non sono sempre sufficienti a sopperire l'enormità di argomenti e di pensieri che dovremmo condividere, per far sì che ciascuno di noi possa avere la possibilità di esprimere la propria opinione, di divulgarla e di arricchire così la proposta programmatica del partito democratico.
Vi scrivo a valle di due iniziative che certamente hanno sancito un importante segno in questo ottobre 2014, la manifestazione della CGIL a Roma e la manifestazione la Leopolda 2014 a Firenze. Entrambe sono state un luogo di grande partecipazione e di grande democrazia, entrambe hanno dato spazio a idee diverse che contribuiranno alla crescita del nostro Paese, al lavoro del nostro Governo e alla centralità del nostro partito nella discussione nazionale. Ancora una volta, infatti, il nostro partito è stato il protagonista assoluto ed indiscusso, avendo partecipato ad entrambe le iniziative con volti differenti, storie diverse e contributi importantissimi. Tutto questo conferma che il nostro partito è l'unica vera piattaforma di discussione nazionale, che nelle differenze genera possibilità per un paese che vive sotto la morsa di un freddissimo inverno in tutte le stagioni oramai da troppi anni.
Il governo molto sta tentando di fare: la riforma costituzionale, il jobs act e l'introduzione del contratto unico a tutele crescenti, l'attenzione al problema del rischio idrogeologico con la costituzione di organi di controllo per le calamità, la riqualificazione delle scuole e degli ambienti di formazione, la riforma della p.a. sono solo alcune delle grandi riforme che il nostro partito attraverso l'azione dei nostri ministri e dei nostri parlamentari ha messo in campo. Ovviamente ancora tanto va perfezionato ma solo chi non rischia, solo chi non mette in campo le proprie azioni non riesce a determinare il cambiamento.
Non sempre,tuttavia, l'azione nazionale coincide con l'azione sui territori, soprattutto nel mezzogiorno. Non possiamo non ammettere che, negli scorsi anni, la classe dirigente del SUD non è stata in grado di rendere il meridione traino della politica nazionale. Quella classe dirigente non si è saputa rinnovare né completamente innovare dando chiari segni di grandi fallimento. Solo oggi dopo tanti anni vediamo passi di cambiamento grazie ai nuovi volti e alle nuove azioni democratiche. Molto può essere ancora fatto se si comincia a guardare alla politica con un occhio diverso, con un occhio di VOLONTARIATO, DI SERVIZIO ALLA SOCIETÀ CIVILE. Impegno passione e dedizione possono diventare, se allontaniamo l'egoismo, un nuovo metodo di innovazione delle nostre società.
Chi di voi non può dire che il Mezzogiorno non sia il candidato migliore per essere treno ad alta velocità cui si può aggrappare un paese intero?
Università, atenei, cultura, agricoltura, sviluppo, mediterraneo sono solo alcune delle peculiarità di questa terra,grande nelle aspirazioni e piena zeppa di potenzialità. Assi di sviluppo Napoli Bari, Calabria e Sicilia, sbocchi verso il mediterraneo e le coste africane sono solo alcune delle tracce della filiera; i nostri giovani sono la migliore classe dirigente del futuro. In un momento in cui non si può investire sull'industria, si può investire sull'agricoltura nuova fonte di economia per un paese che soffre.
Tutto questo può riuscire solo se la classe dirigente meridionale e quella campana in primis fa uno scatto d'orgoglio. Lo scatto d'orgoglio consiste tutto in poche parole chiare: lotta alla corruzione, lotta alla camorra e a tutti quegli atteggiamenti che hanno compromesso il vivere civile, lotta agli sprechi e alle clientele, riduzione dei costi pubblici e soprattutto una classe dirigente specializzata e che con forza e dedizione si dedichi ai progetti per la propria terra.
In questo grande composit la Campania si pone alla testa di questo treno, non solo perché è la seconda regione italiana per numero di abitanti. La nostra terra ha sofferto soprattutto da quando al governo della regione vi è una destra scellerata e non attenta, una gestione che ha portato alla restituzione di milioni di euro in fondi non gestiti e non impegnati, un governo che ha pensato bene di tagliare i servizi sociali, mettendo dietro ogni interesse IL CITTADINO. Noi chiediamo cambiamento, chiediamo che la nostra società sia guidata dal MERITO, da una POLITICA SANA e da POLITICI SANI che abbiamo in testa il servizio civile per la loro terra.
In questo puzzle ci siamo anche noi, noi irpini. La nostra provincia è sempre stata al centro della politica nazionale. Come partito democratico, grazie al lavoro del gruppo dirigente e della segreteria, in questo ultimo anno abbiamo scelto in maniera chiara. Abbiamo detto no alla rivoluzione energetica che dovrebbe investire la nostra provincia con la realizzazione delle trivellazioni e delle stazione petrolifere. Abbiamo detto si alla riqualificazione della filiera agricola, alla necessità di rivedere la spesa dei fondi europei, abbiamo contrastato in maniera forte con le nostre istituzioni gli orrori politici che questa regione ha commesso e che ancora commetterà. Abbiamo detto no alla diffusione dell'illegalità che è frutto di un disagio sociale forte di cui la nostra società vive. Dovremmo certo rivedere alcune cose, limare le nostre azioni, sentirci più squadra e meno diversi. Dovremmo definire in maniera più chiara la linea del partito e delle alleanze.
Ecco allora che giungo al dunque per non essere noiosa. Abbiamo bisogno di condividere di più!!! La mia lettera è un invito, è un invito alla discussione. Un invito alla partecipazione.
Pochi sono i circoli che sono in funzione nella nostra provincia, pochissimi i giovani che decidono di avvicinarsi al Pd e alla politica in generale. Siamo noi che ancora crediamo alla politica che dobbiamo divulgare la nostra passione ad uno ad uno. Ecco che la mia lettera vuole essere uno sprono a riunirci anche in pochi, a non avere paura di essere pochi, a non essere preoccupati di dire la nostra.
Vi invitiamo alla discussione, alla partecipazione anche attraverso la prossima assemblea democratica, alla quale già da ora ritenetevi invitati, che presto convocheremo per parlare di partito, della nuova forma di partito che vogliamo, del nostro programma.
Aspettiamo le vostre osservazioni, le vostre controdeduzioni, LA VOSTRA PARTECIPAZIONE.

Roberta Santaniello
Presidente Assemblea PD Avellino

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