Per ricandidarsi a Palazzo Madama Cosimo Sibilia potrebbe essere costretto alle dimissioni anticipate. E’ atteso per domani in aula l’esame del decreto per la formazione delle liste e sulla ineleggibilità di sindaci e presidenti di Provincia. Per Sibilia, nel caso in cui il decreto dovesse diventare operativo, il problema è evitare il commissariamento.

Per ottenere questo risultato a Palazzo Caracciolo si sta lavorando per aprire la procedura di decadenza dalla carica, che permette all’amministrazione di proseguire nell’attività. Con la decadenza di Sibilia, la gestione della Provincia passerebbe nelle mani del vicepresidente, così come qualche mese fa hanno fatto Cesaro e Cirielli rispettivamente a Napoli e Salerno.

E qui si apre però una partita politica. Attualmente il numero due di Sibilia è il sindaco di Mirabella Eclano Vincenzo Sirignano, fedelissimo di De Mita e Udc doc. Il Pdl vorrebbe invece o un proprio esponente o quantomeno una figura superpartes non riconducibile a nessuna forza politica di maggioranza.

Nei giorni scorsi si era vociferato che l’incarico potesse andare ad un tecnico, come l’assessore all’agricoltura Raffaele Coppola.

La questione dell’ineleggibilità potrebbe anche toccare il sindaco di Grottaminarda Giovanni Ianniciello, dato tra i probabili candidati al Parlamento. La norma infatti vale anche per i sindaci di comuni con più di cinquemila abitanti. Come sempre, su questo fronte, la situazione è confusa. Spesso le norme sono state modificate all’ultimo momento per consentire agli aspiranti di potersi candidare superando lo scoglio del doppio incarico. Solo domani sera si avrà un quadro più chiaro e si capirà chi potrà concorrere alle politiche del 24 e 25 febbraio