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Politica

Provincia, è scontro: il Pd rimette le deleghe e attacca Forza Italia

Alla fine il bilancio di previsione passa all'unanimità. Il documento contabile ora andrà all'attenzione dell'assemblea dei sindaci. Ma su tutto il resto è scontro.

Ad agitare le acque del Consiglio provinciale, la possibile candidatura di Gambacorta alle prossime politiche e quindi le dimissioni da sindaco di Ariano e presidente della Provincia. Per essere candidabili al Parlamento, infatti, la norma prevede che i primi cittadini di comuni superiori a 20mila abitanti rimettano il mandato 180 giorni prima della scadenza della legislatura.

Il termine ultimo, dunque, è il 24 agosto. Se Gambacorta dovesse lasciare la fascia tricolore, di conseguenza perderebbe anche l'incarico di presidente della Provincia, che passerebbe, fino a nuove elezioni, al vicepresidente.

E' su questo passaggio che si è consumato lo scontro con il Pd. I democratici detengono infatti la vicepresidenza con Caterina Lengua, ma Forza Italia, con il senatore Sibilia e non solo, ha chiesto a Gambacorta di mantenere saldo l'ente nel campo del centrodestra e quindi di revocare l'incarico al Pd per affidarlo ad un uomo di fiducia.

Apriti cielo, i democratici sostengono che gli accordi erano diversi e che la vicepresidenza a Caterina Lengua era indipendente dalle scelte di Gambacorta, così, in segno di protesta, il gruppo ha rimesso tutte le deleghe, compresa la vicepresidenza. I democratici, convinti delle imminenti dimissioni del presidente, sospettano che Forza Italia voglia mettere un proprio esponente al posto di Gambacorta per poi tentare, attraverso una modifica statutaria, di guidare l'ente fino alla scadenza naturale del mandato.

La situazione, dunque, è ingarbugliata. ''Le deleghe rimesse dal Pd non saranno distribuite e non le terrò per me – ha detto Gambacorta. Spero non ci sia un atto di sfiducia nei confronti del presidente perché dobbiamo arrivare rapidamente all'assemblea dei sindaci".

Tutto ruota intorno alle dimissioni di Gambacorta. L'ipotesi che il presidente-sindaco lasci per tentare la scalata al Parlamento, è più che fondata. Ma al momento di ufficiale non c'è niente: ''Gossip giornalistico, parliamo del nulla. Sono un uomo di partito – ha detto Gambacorta - e alle decisioni del partito mi atterrò''. La querelle tutt'altro che chiusa. C'è da scommetterci che la questione infiammerà anche un altro Consiglio, quello di Ariano, convocato per il 21 agosto.

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