Il consiglio provinciale si appresta a varare il bilancio di previsione. L'assessore al ramo, Carmine Gnerre, illustrerà al parlamentino di Palazzo Caracciolo i contenuti del documento contabile. Sarà un'approvazione tra le polemiche. Solo l'Mpa, infatti, da poco passata all'opposizione, ha presentato 20 emendamenti. Altri due, invece, portano la firma di Sinistra Ecologia e Libertà e del Partito Democratico. Cinque i milioni di tagli contenuti nel bilancio, frutto delle sforbiciate operate, anche quest'anno, dal governo centrale. Inoltre fa discutere l'assenza di Udc e Pdl, i due maggiori partiti che sostengono la giunta Sibilia, dalla seduta della commissione bilancio. Il documento non ha ricevuto l'ok dell'organismo consiliare ed arriverà dunque in aula senza essere passato per il vaglio della commissione. In ogni caso, spiega l'assessore Gnerre, si sarebbe trattato solo di un "parere consultivo e non vincolante". Non è escluso, comunque, che l'approvazione possa slittare. La conferenza stato-città e autonomie locali, riunita a Roma, ha infatti concesso una proroga al 31 marzo 2011. Ci sarà così la possibilità di licenziare il provvedimento anche nei prossimi mesi.

La tensione resta comunque alta. A Palazzo Caracciolo si cerca anche di capire quale sarà il destino dell’ente.

Viste le intenzioni del governo Monti, che ha messo nero su bianco in un decreto la volontà di cancellare l’ente, quella di Sibilia potrebbe essere l’ultima giunta provinciale eletta dagli irpini.

Il provvedimento del governo, infatti, prevede che il futuro presidente venga designato da 10 consiglieri provinciali, a loro volta, scelti dai comuni della provincia. Un procedimento simile a quello già in vigore negli enti montani.