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Politica

Regionali, Venezia (Pd) esce allo scoperto: De Luca e D'Amelio i nostri candidati

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Da Enzo Venezia, dirigente del Pd ed ex sindaco di Avellino, riceviamo e pubblichiamo:
''La sonora sconfitta alle Provinciali non può passare sotto silenzio e nemmeno essere trascurata. È venuto a mancare uno dei riferimenti istituzionali più strategici per tutto quello che avrebbe dato al PD e alla sua classe dirigente. Senza giri di parole, il risultato è stato devastante, tanto devastante da poter condizionare negativamente le prossime Regionali e, a cascata, gli altri enti di servizio. I nostri parlamentari, che hanno, oltretutto, ruoli di grande rilevanza politica dentro il partito nazionale, debbono dedicare una seria e profonda riflessione sulle ragioni di una così cocente sconfitta. Non si può far finta di niente. Salvarsi la coscienza e sottrarsi alle proprie responsabilità, addossando il tutto sulle spalle del segretario provinciale, Carmine De Blasio, e del sindaco di Avellino, Paolo Foti, è come nascondere la testa nella sabbia. Una regola antica ci ricorda che si vince e si perde sempre insieme. La misura diventa colma se pensiamo a quanto sta accadendo al Comune di Avellino, dove in molti giocano irresponsabilmente a sciogliere il consiglio comunale, dimenticando che gli elettori chiedono a gran voce di essere amministrati bene e di evitare una nuova e disastrosa gestione commissariale. 
Assistiamo purtroppo ad una guerriglia permanente: tutti contro tutti.
Si avvicina sempre di più la campagna elettorale per la Regione e molti, legittimamente, si stanno muovendo per candidarsi. Ma per tentare di conquistare un buon risultato è necessario puntare su quattro candidati (due donne e due uomini) che siano autorevoli, portatori di voti e rappresentativi del territorio. 
Appare evidente che oltre alla naturale candidatura di Rosetta D’Amelio, consigliere regionale uscente, bisogna esperire ogni tentativo per puntare anche su Enzo De Luca. Non sembri inutile ricordare che chi ha vinto le primarie parlamentari non è presente a Roma esclusivamente per un eccesso di generosità, non molto apprezzato e ripagato da coloro che ne sono stati naturali beneficiari. 
So bene che la politica sa essere meschina e capace di tutto, però…
Per non farla lunga, chiedo unitamente a tanti dirigenti e amministratori all’amico De Luca, forte del suo consenso popolare, di superare personali tormenti e incertezze e di essere della partita. Alcuni vorrebbero destinarlo al Parlamento, ma il 2018 è lontano, parecchio lontano. 
Solo una lista forte e competitiva potrà consentire al PD irpino di ridimensionare le sue attuali difficoltà e di conseguire agevolmente il successo elettorale che merita.
Con quattro candidati ben pensati e con una buona campagna elettorale non sarebbe per niente insensato cercare di portare a casa due consiglieri regionali''.

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