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Politica

Scontro Petracca-Todisco. Festa: capisco nervosismo di chi ha perso


Analisi del voto per Laboratorio Avellino, la lista messa in piedi dal consigliere Maurizio Petracca a sostegno di Luca Cipriano, uscito sconfitto dal ballottaggio nel capoluogo.In conferenza stampa, oltre a Petracca, gli eletti in consiglio comunale. ''La città è spaccata tra centro e periferia, al sindaco il compito di ricomporla'', dice Petracca,  che conferma la rottura con De Mita e sul suo futuro ribadisce la  lontananza, al momento, dal Pd e la vicinanza, invece, al centrosinistra.
Poi attacca Todisco, suo ex collega in consiglio regionale, schierato con Festa dopo che – sostiene Petracca- aveva lavorato per essere lui il candidato della coalizione.

La replica di Francesco Todisco

“Saper perdere è difficile almeno quanto saper vincere. In ogni caso ci vuole stile. Ho letto ricostruzioni fantasiose sulle mie “ambizioni”. Ho sempre lavorato per l’unità delle forze di centrosinistra. E sono, al di là delle scelte giuste fatte al ballottaggio, ancora oggi rammaricato per non aver potuto vedere un centrosinistra rinnovato e unitario. Avremmo potuto farlo ma il Pd irpino non ha voluto. All’opinione pubblica e non in certe stanze, che per scelta non ho molto frequentato, ho dichiarato la mia disponibilità a essere utile ad unire le forze. In qualsiasi forma, a partire dalla candidatura a Sindaco. Che mi è stata molto sollecitata anche dagli “avvelenati” del giorno dopo. Ma la memoria per alcuni funziona con le ragioni della comodità e non con quelle della verità. Sono stato costretto a non partecipare, in alcun modo, alla composizione delle liste per non rendermi colpevole anch’io di quello che comunque è stato un disastro politico. Nell’annunciare pubblicamente il mio disimpegno verso il primo turno, ho anche comunicato che avrei esercitato la responsabilità delle scelta all’eventuale ballottaggio. L’ho fatto con i miei giudizi, con la mia autonomia, con la mia capacità di leggere la città. Capacità che non è stata proprio di tutti. A tutti i rancorosi del giorno dopo cosa dire? Che le lezioni sono il patrimonio più prezioso, nella vita come in politica. Basta saperle apprendere. Ora, a tutti un invito. La nostra città va governata e, da parte di tutti, va recuperata una civiltà nel confronto che è mancata, non solo in questa campagna elettorale, in un tempo ormai troppo lungo. Chiunque voglia bene alla nostra comunità metta da parte meschinità di vario genere e metta al servizio passione e competenze per Avellino”.

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