Slitta ad aprile l’ufficializzazione dell’anagrafe del Partito Democratico. A causare il ritardo i numerosi ricorsi che sono stati presentati da diversi circoli. Il tesseramento del 2015 si è chiuso a febbraio ma manca ancora l’anagrafe ufficiale sui numeri. A breve si dovrebbe aprire anche quello del 2016 nell’imbarazzo dei dirigenti nazionali che devono conoscere ancora l’esito della prima partita. L’anagrafe dei numeri è un dato importante anche per i dirigenti locali sul quale potranno stabilire le quote di partecipazione al congresso. Ma allo stato attuale l’ufficio politico a cui era stata affidata, all’indomani delle dimissioni di Carmine De Blasio, la guida del partito, si trova di fronte ad una serie di spaccature consumate nello scontro sul destino del ciclo integrato delle acque. Alle porte ci sono anche le amministrative per le quali è necessario avere un punto di riferimento. È molto probabile che già entro il 4 aprile, quando si riunirà la direzione nazionale del Pd, i quattro componenti dell’Ufficio politico (D’Amelio, Famiglietti, Paris, De Luca) proveranno a trovare una sintesi sulle questioni più importanti che attengono sia l’organizzazione del partito sia la gestione degli enti.
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