NAPOLI – Terminata l’allerta neve, almeno in città, che ieri ha bloccato quasi tutte le attività quotidiane, a Napoli si torna a fare i conti con la disastrosa situazione del fondo stradale. La neve e, soprattutto, la pioggia delle ultime settimane non hanno aiutato, ma la massiccia presenza di buche e voragini sparse per tutti i quartieri non è di certo una novità: a questo riguardo già nel 2013 il sindaco partenopeo Luigi de Magistris e l’assessore alla mobilità furono indagati per ‘attentato alla sicurezza stradale’. Una storia vecchia quella della manutenzione del manto stradale che rende, in alcuni periodi più che in altri, la circolazione difficoltosa e pericolosa sia per i motociclisti che per gli automobilisti. In questi giorni nessun quartiere è stato risparmiato, che si tratti di strade asfaltate o di strade con pavè: problemi nei quartieri collinari Posillipo e Vomero così come sulle zone vicine al mare di Chiaia (una voragine enorme si è aperta all’uscita del tunnel della Vittoria) e poco distanti via Crispi e via del Parco Margherita; buche anche nel centro storico, a piazza Dante, e nella zona ospedaliera dove la circolazione è già messa in seria difficoltà dalla chiusura di una corsia di via Domenico Fontana. Per gli interventi ci sarà bisogno di attendere che passi il cattivo tempo, quello che ci si augura è che le riparazioni vengano fatte a regola d’arte e che, diversamente dal solito, riescano a reggere più di qualche giorno facendo peggiorare la situazione. Non è un caso che la Corte dei Conti di Napoli, ormai un anno fa, abbia aperto un’inchiesta su buche e manutenzione delle strade cittadine con un’indagine che vuole valutare l’effetto dei danni erariali causati dai risarcimenti danni relativi ad incidenti che coinvolgono, appunto, le buche.