NAPOLI – Un nuovo sciopero che durerà l’intera settimana, dopo i quattro indetti nei mesi passati, per gridare con forza il proprio dissenso, il proprio disagio: i giudici di pace tornano ad incrociare le braccia con la speranza che, finalmente, qualcosa si muova. Secondo i dati diffusi dall’Unione nazionale giudici di pace, le adesioni si sono attestate su una percentuale intorno al 90, con punte fino al 100, e, come dichiarato dal segretario dell’Unione, Alberto Rossi, c’è la possibilità che si torni a scioperare ogni mese “finché il ministro Orlando non deciderà di riconoscere i nostri diritti come gli impone anche l'Europa: siamo magistrati a tempo pieno, abbiamo diritto alla stabilizzazione”. La situazione che si è creata potrebbe costare caro all’Italia considerato l'ultimatum del Parlamento europeo e della Commissione europea di risolvere entro maggio il problema della precarietà di 4.000 magistrati di pace ed onorari in servizio a tempo pieno.Una protesta che ha visto diverse manifestazioni in giro per l’Italia, tra cui quella davanti alla Caserma Garibaldi di Napoli, organizzata dal ‘Coordinamento magistratura giustizia di pace’.