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Il Tar sospende il maxi concorso della Regione Campania

 Il Tar sospende il maxi-concorso della Regione Campania: per i giudici è stato violato l'anonimato. Con sentenza di oggi è stata sospesa la procedura per l'assunzione di 950 unità a tempo indeterminato per la categoria D. Il concorso è sospeso fino al 6 ottobre quando ci sarà l'udienza pubblica. Diversi candidati esclusi, assistiti dallo Studio legale Leone Fell & C., avevano fatto ricorso per contestare le modalità operative con cui Formez e Commissione Ripam hanno gestito la selezione. I ricorrenti, difesi da Francesco Leone, Simona Fell e Ciro Catalano, hanno contestato il mancato rispetto del principio dell'anonimato delle prove. Quell'anonimato che risponde all'esigenza di salvaguardare la segretezza degli autori delle prove scritte fino a quando la correzione non sia stata ultimata. Lo stesso Studio legale ha proposto ricorso anche per la selezione parallela, per l'assunzione di 1.225 unità di personale. (Ansa)

Le reazioni

“Non è un fulmine a ciel sereno, l’avevamo denunciato in tempi non sospetti chiedendo giustamente di fermare, in autotutela, il concorsone. Adesso De Luca sospenda le prove per tutti i profili e si ricominci daccapo”. Lo afferma il capogruppo regionale campano di Forza Italia Armando Cesaro commentando la sentenza del Tar Campania n. 00218/2020 che accoglie il ricorso al concorso Ripam Campania presentato da diversi candidati per il profilo D.

“Non è un caso che i rilievi dei magistrati amministrativi – sottolinea l’esponente di Forza Italia -, coincidano proprio con quelli messi nero su bianco nelle nostre interrogazioni, nelle nostre denunce stampa”. “Adesso non resta che sospendere l’intera procedura anche per la categoria C: sarebbe infatti da irresponsabili ostinarsi ad andare avanti visto che le stesse criticità oggi ritenute fondate dal Tar per la Categoria D sono le stesse che hanno caratterizzato tutte le procedure. Il governo regionale lo deve agli oltre 100 mila candidati esclusi e penalizzati da criteri e procedimenti inadeguati messi in piedi da un ente di formazione, il Formez, in evidente malafede visto che, oltre a tacere sui ricorsi in itinere, non si è neppure degnato di rispondere per tempo, secondo legge, ad una nostra precisa richiesta di accesso agli atti”.

“De Luca gli imputi dunque tutti i danni e le sanzioni del caso, viceversa saranno i funzionari regionali a doverne rispondere, questa volta davanti alla Corte dei Conti”, conclude Cesaro. 

Sospeso il maxi-concorso Formez-Ripam per mancato rispetto dell’anonimato. Borrelli: “Aspetteremmo la decisione del Tar ma se gli organizzatori sono ricorsi ad imbrogli dovranno pagare anche con la galera.

Il concorso Formez -Ripam indetto dalla Regione Campania, per l’assunzione di 950 unità di personale, è stato sospeso dal Tar della Campania, fino al prossimo 6 ottobre, quando si terrà l’udienza che dovrà definire il processo. Alcuni esclusi hanno fatto ricorso sostenendo la tesi del mancato rispetto dell’anonimato, infatti i fogli delle risposte delle prove ed i cartoncini anagrafici con su apposti i talloncini con codice a barre identificativo non furono chiusi in buste sigillate. “La poca trasparenza e chiarezza di questo concorso si era già manifestata sin dall’inizio con i ritardi e gli errori delle correzioni delle prove che noi abbiamo più volte segnalato anche con interrogazioni e question time che hanno prodotto pesanti polemiche pubbliche con gli organizzatori. Vigileremo che tutto si risolva per il meglio e che sia fatta chiarezza una volta per tutte. Aspettiamo la decisione dei giudici del Tar ma se lo svolgimento di questo concorso non è stato eseguito in modo lecito, se ci fossero stati davvero imbrogli da parte degli organizzatori essi dovranno pagare nel modo più duro di tutti anche con la galera.” - ha commentato il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.

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