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Regione, il collegato alla stabilità passa tra le polemiche: bagarre in aula

Passa tra le polemiche il collegato alla legge di stabilità. All’interno ci sono norme a favore dell’agricoltura, artigianato, e tutela della salute. La bagarre si è scatenata a seguito delle richiesta del governatore De Luca di porre la fiducia al testo. Scintille in aula con il M5S.

Passa tra le polemiche il collegato alla legge di stabilità regionale. Il testo è stato approvato con 32 voti favorevoli e 14 contrari, su 46 consiglieri presenti in aula. Per la prima volta, il Presidente della Regione Vincenzo De Luca, come da Statuto, ha posto la fiducia sul testo che ha ottenuto l'ok dell'aula. Il Collegato pone in essere misure ed interventi finalizzati allo sviluppo, all’efficientamento amministrativo, alla razionalizzazione delle spese, alla tutela della salute, alla promozione dell’occupazione giovanile attraverso l’imprenditoria agricola giovanile, a sostegno delle attività produttive ed artigianali e degli antichi mestieri. Sul versante agricolo infatti il presidente dell’VIII Commissione Agricoltura Maurizio Petracca afferma che il collegato contiene una norma che riclassifica i castagneti e li inserisce nella categoria dei frutteti con tutti i vantaggi che questa comporta. Inoltre c’è l’istituzione della Banca della terra campana dove confluiscono tutti i terreni agricoli non utilizzabili che possono essere destinati a nuove aziende agricole. A scatenare la bagarre il M5S a seguito della richiesta di Stefano Graziano del Pd che ha chiesto e ottenuto di poter parlare «a titolo personale» delle vicende giudiziarie archiviate.  La presidente del consiglio Rosetta D’Amelio ha dovuto chiedere l’intervento dei commessi per ristabilire l’ordine. Ma le polemiche sono divampate quando il governatore ha posto la fiducia sull’approvazione della legge di stabilità. Per Ciarambino la maggioranza e De Luca usano le istituzioni a loro piacimento mettendo sotto i piedi il regolamento e quindi c’è delucrazia. Ironico il commento del governatore De Luca: Se qualcuno confonde queste imbecillità per democrazia credo che si sbagli» e quindi deride i  contenuti di alcuni emendamenti presentati dai cinque stelle tra cui le fontanelle pubbliche per i cani, una multa da 500 euro per i commercianti che non offrono bicchieri d'acqua, un altro riguardava i dipendenti regionali da obbligare a fare le pulizie. E così chiude: ho posto la fiducia perché ho saputo che c’erano 250 emendamenti, e quindi per non perdere tempo.

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