Ha obbligato il Governo a sdoppiare il protocollo d’intesa sui rifiuti e ne ha poi firmato solo una parte. Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, non ci sta alla scelta dell’Esecutivo Conte di affidare ad un’associazione privata, l’EPICA, composta da medici del territorio, lo screening della situazione tumori nella terra dei fuochi. “Un’operazione che - commenta il numero uno di Palazzo Santa Lucia – è da irresponsabili. Dovrebbero fare testo solo i dati di strutture pubbliche, come le Aziende Sanitarie Locali”. De Luca accetta la prima parte dell’accordo della durata di 24 mesi, quella che vedrà arrivare in tutta la Regione 200 uomini in più tra Esercito e Carabinieri per il controllo del territorio, con cabina di regia a palazzo Chigi. E ancora la rimozione dei rifiuti abbandonati e di quelli combusti entro il 30 gennaio 2019 e tra un mese il censimento dei siti interessati da abbandono e rogo di rifiuti, ma non la parte che in 90 giorni prevede l’implementazione del registro regionale tumori e l’analisi epidemiologica affidata dal Governo ai medici di base. Alla conferenza stampa del Presidente Conte e dei Ministri presenti a Caserta, De Luca non partecipa. Anzi, ne indice una tutta sua a pochi metri dalla Prefettura dove il Governo si spende a sostenere il proprio protocollo. Il Governatore campano invece non si risparmia e attacca la campagna propagandistica che a suo dire l’Esecutivo ha messo in atto nell’ultima settimana sul problema rifiuti in Campania. Con la mappa nazionale dei roghi di fianco, De Luca spiega come non sia solo la sua Regione ad essere “terra di fuochi”.
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