NAPOLI – Un pomeriggio di discussione su temi caldi ed attuali in una sede dal grande valore simbolico come la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli. Due ore di convegno, promosso dal movimento ‘Fino a prova contraria’, intitolato ‘Immigrazione e legalità: il connubio possibile’ e al quale hanno preso parte figure di spicco come Franco Roberti, procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, e Gennaro Migliore sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia.Dopo i saluti dei padroni di casa, il Rettore Gaetano Manfredi ed il professore Lucio De Giovanni (direttore del Dipartimento di Giurisprudenza), l’introduzione dei lavori è stata affidata al giovane avvocato e referendario della Corte di Giustizia Ue, Piero De Luca, figlio del governatore campano Vincenzo, che ha focalizzato l’attenzione del proprio discorso sull'esigenza di apportare in Europa delle importanti modifiche normative in materia di immigrazione, al fine di sostenere gli Stati membri e soprattutto l'Italia nella lotta alle reti di trafficanti di uomini nonché nell'azione di accoglienza dei rifugiati e delle richieste di asilo politico.
Commenta l'articolo