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Guerra in corso, salta il concerto di Neil Young in Israele

Neil Young, che avrebbe dovuto esibirsi allo Hayarkon Park di Tel Aviv il prossimo 17 luglio con i suoi Crazy Horse, ha reso noto con un comunicato ufficiale l'annullamento dello show per ovvie ragioni di sicurezza visto l'aggravarsi del conflitto tra Palestina e Israele. Di seguito il comunicato ufficiale dell'artista:

 

''E' con un peso nel cuore e con grande tristezza che dobbiamo comunicare la cancellazione del nostro unico concerto in Israele a causa delle tensioni che hanno reso l'evento poco sicuro. Abbiamo perso l'opportunità di suonare per i nostri fan, ma non vediamo l'ora di esibirci in Israele e Palestina in pace.''

 

Cosa è successo al canadese solitario, avrà per caso dato retta alla celebre lettera aperta dell'ex Pink Floyd Roger Waters dove questi criticava il comportamento dell'artista relativamente alle scelte nei confronti di Israele? Bisogna precisare che Roger Waters da molto tempo ha sposato la causa palestinese, al punto di esser stato spesso accusato di antisemitismo, come è successo l'estate scorsa quando durante il suo tour su di un pallone a forma di maiale fu inserita la Stella di David.

Ecco di seguito la dichiarazione ufficiale di Roger Waters:

 

''Nei giorni scorsi ho scritto privatamente a Neil Young (una volta) e a Scarlett Johanson (un paio di volte). Sono lettere che rimarranno private. Purtroppo non ho rievuto risposta, e quindi, essendo un po' disorientato, ho deciso di scrivere questa nota sulla mia pagina Facebook. Neil? Penserò a lungo a questo fatto. Noi non ci conosciamo molto, ma tu sei sempre stato uno dei miei eroi. Sono confuso.''

 

Il testardo Neil Young, però, non sembra aver dato ascolto a Roger Waters, la cancellazione dello show di Tel Aviv, infatti, non è arrivata da Neil Young e dal suo staff, ma è stato un invito formale da parte delle autorità locali e dalle forze di polizia israeliana, che hanno ritenuto il concerto, al quale avrebbero dovuto partecipare circa 30.000 persone, un evento ad alto rischio, preferendo evitare di veder radunate migliaia di persone in un'area nel raggio di tiro dei missili di Gaza. Questa sarebbe stata la prima data di Neil Young in Israele, ma Roger Waters ed altri musicisti, sin dall'inizio avevano consigliato a Young di eliminare lo show come segno di protesta nei confronti di Israele.

 

Nicola Vitale

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