È molto difficile trovare un fan dei Metallica che consideri St. Anger il proprio album preferito tra quelli della band californiana, e il produttore Bob Rock sa bene perché (tant'è che in seguito alla sua pubblicazione fu addirittura lanciata una petizione dei fan che chiedevano le sue 'dimissioni' dal ruolo di produttore dei Metallica), ma, stando alle sue parole, ci sono almeno due grandi rocker che non la pensano così.
"Ci sono due persone sulla faccia della terra che si sono prese la briga di venirmi a dire quanto gli piace quell'album", ha detto Bob Rock in occasione della sua recente apparizione sul celebre podcast radiofonico Talk Is Gerico. Il produttore ha raccontato di quando una mattina, durante una colazione in albergo, incontrò per caso Jimmy Page, che si trovava a pochi tavoli di distanza, e ha continuato dicendo, "Io conosco Jimmy... Si è alzato e si è avvicinato a me, mi ha dato un grande abbraccio, e ha detto, 'E' bello vederti, 'blah blah,' e poi se n'è uscito con: 'Io amo l'album St. Anger'."
L'altro 'importante' apprezzamento su St. Anger è arrivato, racconta il produttore, durante la premiere di It Might Get Loud: un film documentario sulla chitarra elettrica diretto dallo stesso Bob Rock che analizza il punto di vista di tre importanti chitarristi rock, The Edge degli U2, lo stesso Jimmy Page e Jack White, il quale gli si è avvicinato dicendogli semplicemente: "St. Anger è il mio album preferito dei Metallica".
Continuando a parlare dell'album in questione, Bob Rock ha detto "È un disco molto strano, ma è la cruda verità su chi erano i Metallica in quel momento". Il produttore, che ha suonato il basso sul disco per l'improvvisa dipartita di Jason Newsted dal gruppo, ha rincarato la dose dicendo "La band stava cadendo a pezzi, per un po' di tempo non c'é nemmeno stata una band. St. Anger è stata una parte del processo che ha fatto in modo che si tenesse in vita".
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