Metterci la faccia in politica: per i militanti del Pd e' piu' di un modo di dire.
Centinaia di iscritti e simpatizzanti offrono il proprio volto per la campagna di tesseramento del Partito democratico. Merito di una mobilitazione spontanea sulla rete, dove "Ti presento i miei", lo slogan lanciato dai Democratici per il 2012, e' diventato in breve "Ti presento i nostri".
Questo il nome della comunita' nata su Facebook, che in poche ore raccoglie centinaia di aderenti. Funziona cosi': si pubblicano foto, nome e cognome, eta', e il motivo per cui si e' scelto di sostenere il Pd. Pensieri e parole per dire, cioe', cosa e' il Partito, ma anche cosa ci si aspetta che sia. In breve diventano un manifesto, in tutto uguale a quello che si puo' vedere sui muri della metro o delle stazioni. Maddalena Leo, ad esempio, posa con la figlia. "41 anni, Mamma, per raccogliere la voce di chi il futuro lo deve ancora vivere", scrive.
Tanti gli studenti, come Enrico Peroni Muraro, "24 anni.
Studente. L'Europa e' la mia casa, dove difendere lo Stato sociale costruito dai nostri Padri", e' il suo slogan.
Giorgio Fano, "33 anni. Appassionato di fumetti", guarda lontano: "Il futuro mi interessa perche' e' li' che passero' il resto della mia vita".
L'iniziativa diventa anche un modo per conoscere gli eletti del partito. Interviene ad esempio "Oriano Giovanelli, 54 anni, deputato. Pensa che la nostra Costituzione sia la piu' bella del mondo. Crede nel ruolo dei partiti e in particolare nel suo e di chi ci mette la faccia. Lui lo fa da 40 anni, orgoglioso di farlo ora".
Insomma, dopo le gigantografie del "presidente operaio" (che operaio non era), di berlusconiana memoria, siamo al manifesto fai da te. L'operaio e il postino diventano loro stessi il volto del partito. E loro, operai e postini, studenti e impiegati, lo sono davvero.
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