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Sex Pistols, in arrivo le loro carte di credito 'punk'

La Virgin Money, la banca dell'impero economico della Virgin Records, la celebre etichetta discografica fondata da Richard Branson a Londra nel 1972, ha di recente presentato una linea di carte di credito dallo stile 'punk', se così si possono definire delle carte recanti il logo dei Sex Pistols e raffiguranti alcuni dei loro artwork più famosi. Richard Branson, a quanto pare, ha voluto celebrare in questo modo il legame fra i Sex Pistols e la Virgin Records, con cui la band ha pubblicato nel 1977 il loro unico album di inediti in studio Never Mind The Bollocks, Here's the Sex Pistols e altre otto uscite ufficiali, perlopiù raccolte e album dal vivo. "I Sex Pistols sono un'iconica band ed un importante tassello della storia della Virgin", ha detto il miliardario inglese manifestando alla stampa il suo orgoglio per questa illustre collaborazione, aggiungendo che "Neanche dopo quarant'anni, il potere provocatorio dei Sex Pistols è offuscato".

Inutile chiedersi come l'abbiano presa i fan del gruppo di John Lydon, Steve Jones e Sid Vicious: le critiche, specie sul web, non si sono fatte attendere, e la stragrande maggioranza di queste condanna l'operato della Virgin Bank precisando che tale iniziativa rappresenta esattamente il tipo di cose contro cui i Sex Pistols inveivano a voce altra durante il loro breve ma intenso periodo di massimo splendore.

"Nel lanciare queste carte di credito, abbiamo voluto sfidare le convenzioni ed il comune modo di pensare, proprio come facevano i Sex Pistols nel 1977" ha dichiarato il direttore Michele Green, incoraggiato i consumatori a 'mettere un po' di ribellione in tasca'.

Il cantante John Lydon, dal canto suo, ha come sempre spiazzato i suoi fan, il linea con l'attitudine provocatoria che ha sempre adottato con i Sex Pistols, prima, e con i Public Image Limited poi, sventolando la bandiera del punk e facendo sempre e comunque quello che gli passa per la testa, come la sua discussa partecipazione ad una pubblicità di una marca britannica di burro d'arachidi.

"Quelli come me non dovrebbero farsi una vita? Non ricordo di aver firmato un contratto in cui mi si vietava di fare pubblicità." ha dichiarato il cantante l'anno scorso dopo le critiche ricevute per la chiacchierata pubblicità, concludendo, ironico come sempre, dicendo "A proposito, io lo mangio sempre il burro d'arachidi".

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