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Sannio

Abbandona oltre 800 chili di rifiuti speciali, 30enne incastrato dalle telecamere

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montesarchio continuano nel contrasto al degrado in cui versano alcune zone periferiche del comune di Ceppaloni, prese di mira dagli "abbandoni seriali" di rifiuti.

Alcuni siti, fortemente deteriorati dall'abbandono incontrollato di rifiuti anche riconducibili ad attività imprenditoriali, sono stati oggetto di specifiche indagini dei Carabinieri Forestali di Montesarchio anche con l'ausilio di attrezzature di videosorveglianza in parte fornite anche dall’amministrazione comunale. Le attrezzature, abilmente installate in prossimità degli sversatoi illegali, in pochi mesi di osservazione hanno fornito preziosi elementi per l'identificazione di diversi soggetti (principalmente privati cittadini) che, approfittando della discrezione offerta da zone periferiche, hanno preferito abbandonare i propri rifiuti nell'ambiente rurale del circondario di Ceppaloni anziché conferirli, come fanno la maggior parte dei cittadini virtuosi, differenziandoli correttamente con dedizione e impegno. 

Tali condotte, sebbene spesso vengono sanzionate "solo" in sede amministrativa con una sanzione da 300 e 3000 euro, provocano nell'ambiente un degrado dovuto alla disseminazione del contenuto dei sacchetti dal punto in cui vengono abbandonati per l'effetto del vento, veicoli in transito, animali selvatici e cani randagi attirati dall'odore degli scarti alimentari. 

Un caso più grave, immortalato dagli occhi elettronici installati dai carabinieri Forestale è stato portato all'attenzione della Procura di Benevento per gestione illecita e abbandono di rifiuti speciali (principalmente pneumatici fuori uso e altri rifiuti speciali plastici) e combustione illecita di rifiuti. 

Nei guai questa volta è finito un trentenne di Ceppaloni, già noto alle Forze dell'Ordine, immortalato - come spiegano gli inquirenti -  più volte dalle telecamere nascoste e in diversi punti del territorio, mentre era intento ad abbandonare al suolo oltre 800 kg di rifiuti speciali. 

Al vaglio degli inquirenti è finita anche la posizione di un imprenditore locale, sempre operante nel settore della gestione dei rifiuti, risultato essere il proprietario del veicolo utilizzato nottetempo per la combustione illecita di un cumulo di rifiuti in località RotolaIl rogo, domato solo grazie al rapido intervento dei Vigili del Fuoco di Benevento, ha interessato rifiuti plastici, pneumatici fuori uso ed altri rifiuti con conseguente immissione nell'atmosfera e nell'ambiente di diossina.

Il veicolo, intercettato, dai Forestali in un paese limitrofo è stato sottoposto a sequestro penale e messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria per gli accertamenti del caso volti all'identificazione dei soggetti che lo hanno utilizzato per compiere il blitz incendiario.

Le pene per chi commette simili reati vanno da due a cinque anni di reclusione per la combustione di rifiuti (art. 256-bis del codice dell'ambiente) e dell'arresto da tre mesi a un anno o con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro comminate per chi gestisce e abbandona illecitamente rifiuti speciali.

Oltre alle sanzioni penali e amministrative i trasgressori dovranno procedere a loro spese anche al ripristino dello stato dei luoghi rimuovendo e smaltendo correttamente i rifiuti abbandonati.

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