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Colonia elioterapica, Pepe: "La memoria per alcuni è una sciagura"

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"La memoria per alcuni è una sciagura, per altri una virtù. La Colonia elioterapica del Rione Ferrovia rappresenta la memoria e l’identità di un luogo simbolo della città".

E' la riflessione dell'ex sindaco di Benevento Fausto Pepe che scrive: "... Realizzata negli anni trenta, come tante opere pubbliche importanti della città, anch’essa fa parte delle architetture del periodo fascista, così come i “giardini Piccinato”, di recente brutalizzati nella rimozione del lampioncino storico. La Colonia è stata acquistata di recente dalla mia amministrazione comunale per circa 500.000,00 euro dalla Regione Campanai e solo dopo ne immaginammo e progettammo il futuro.

Tutto questo interloquendo continuamente con i comitati e le associazioni della zona.

La rigenerazione urbana al Rione Ferrovia annovera tante opere, per fortuna tutte visibili da tempo. Lo stesso piano di gestione è stato redatto ed approvato dalla mia amministrazione, così come il progetto e l’esecuzione dei lavori fino al completamento della struttura stessa.

La scelta di farne accademia della scherma, piuttosto che un’area ricreativa e ludica, oltre che di cultura ambientale, con la “discesa” al Calore, è frutto di studio e di un confronto con i cittadini.

Oggi il sindaco Mastella, che ci ha abituato ad avere la “memoria breve” e l’ingiuria facile contro la passata amministrazione, “inaugura” la sola consegna alla Cooperativa Bartolo Longo delle aree esterne, senza conoscere veramente la storia, l’architettonica e il vissuto amministrativo della Colonia.

Lo stesso evita accuratamente di invitare i progettisti dell’opera o di menzionare i passati amministratori, però decide di intestare la Colonia Elioterapica a Francesco Cossiga.

Non sono d’accordo con questa scelta, Francesco Cossiga non rappresenta nulla per la città di Benevento, non ha prodotto negli anni nulla di particolare per essere ricordato dalle future generazioni di questa città e non basta come merito il solo fatto di essere stato “amico” politico di Clemente Mastella.

Più giusto sarebbe stato intestare quella struttura a un uomo di sport piuttosto che ad un personaggio storico o autorevole che merita di essere ricordato dalle “nostra” future generazioni.

Questo è l’ennesimo schiaffo in faccia da parte di chi ha tanto promesso ai cittadini in campagna elettorale, anche sul fronte della partecipazione, e poi ha tutto “dimenticato”.

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