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Evade le tasse, società nei guai: blitz dell'Agenzia delle dogane

tribunale avellino


All'esito  di  attività   di  indagini   coordinate   dai  magistrati   della   Procura  della  Repubblica  di Benevento, l’Agenzia  delle  Dogane  e dei  Monopoli   di  Benevento ha eseguito   un  decreto di sequestro  preventivo finalizzato alla   confisca  per  equivalente, emesso  dal  Giudice   per  le indagini   preliminari  del  Tribunale  di  Benevento,  per  un  valore  di  € 282.460,58, relative a depositi  bancari,  beni mobili  e immobili  nella disponibilità di una società operante  nel settore  dei trasporti  avente  sede nella provincia  sannita,  nonché  nei confronti  del legale rappresentante pro­ tempore.

Al termine  delle  investigazioni dell'Agenzia delle  Dogane  e dei  Monopoli,  avviate  a seguito  di una  denuncia di  un  privato,  sono  infatti  riconosciuti   dal  Giudice  predetto  sufficienti indizi  di colpevolezza dei  reati  di  cui  all'art.  2  del  D.  Lgs.  74/2000   (utilizzo   di  fatture  emesse  per operazioni  inesistenti), all'artt. 483 e 640 cpv c.p. (falso  ideologico e truffa aggravata allo Stato), all'art.  40  lett.  b)  D.  lgs.  n.  504/95,   in  relazione  all'art.   14  co.  4  del  medesimo  D.  Lgs. (sottrazione al pagamento dell'accisa il gasolio  utilizzato per gli automezzi  aziendali).

"In  particolare, l’attività  investigativa - sottolinea il procuratore della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro - ha  consentito di  rilevare  l''emersione  di  un  meccanismo fraudolento, finalizzato all'evasione fiscale  delle  imposte  IVA e IRES nonché  alla sottrazione al pagamento delle accise  sui carburanti,  posto in essere dalla società  sannita.

In  particolare,  da  un  lato,  venivano   "gonfiati   ad  arte"  i   costi   tramite  l’utilizzo   di  schede carburante false  e, dall'altro,  venivano  presentate  all'Agenzia delle  Dogane  false  dichiarazioni sostitutive per    beneficiare   del    rimborso    delle    accise    su    automezzi     non    beneficianti dell'agevolazione prevista  dell'art. 3, c. l , del DPR 277/2000".

"... la società,  a mezzo  F24, operava  indebite  compensazioni con  il credito  tributario vantato  dall'impresa e determinate, quanto  al credito  Iva, in misura  maggiore  a quello  effettivo, inducendo  cosi  in errore l’Amministrazione  Finanziaria della  Stato,  che  concedeva di  volta  in volta  il rimborso non  spettante dell'imposta,  con  grave  lesione  degli  interessi  finanziari dello Stato. 

L'evasione fiscale accertata  dall'Agenzia delle  Dogane è di 83.666,00 ai fini  Ires ed euro 46.357,00 ai fini Accise". (t.l.)

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