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Forze armate, il prefetto Galeone: "Costruiamo pace e legalità"/VIDEO

Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate: un momento per ricordare gli eroi che si sono battuti per la libertà ma anche un modo per non dimenticare i valori della pace e della solidarietà necessaria per costruire un futuro senza guerre perché il vero modo per rendere onore ai nostri fratelli caduti per la Patria è proprio costruendo la pace.

(GUARDA IL SERVIZIO E LE INTERVISTE AL PREFETTO GALEONE, AL COLONNELLO DEI CARABINIERI PUEL E AL SINDACO MASTELLA)

L'unica guerra vinta è la pace: frasi che rimbombano a Piazza Castello a Benevento in occasione della cerimonia che ha emozionato, fatto riflettere ancora di più sul processo necessario della pace e fratellanza.

Pace nel cuore, pace in ognuno di noi, pace nel mondo.

Il modo migliorare per onorare i nostri caduti è costruire una società più giusta e pacifica.

E' monsignor Felice Accrocca, vescovo di Benevento che rimarca la necessità della pace per costruire un mondo migliore.

Nella giornata del ricordo anche il giusto riconoscimento a quanti si sono distinti nelle operazioni all'insegna della legalità: onorificenza di Cavaliere della Repubblica ad Aldo Pirozzi, Francesco Iannella, Pietro Pellegrini, Sabato Mogavero (in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Mirabella Eclano), Michele Bozzo.

Plauso al loro impegno, alla loro dedizione.

Gratitudine alle Forze armate, ai costruttori di legalità e di pace.

Viva la Repubblica, viva l'Italia.

Clicca qui per vedere le interviste realizzate nel corso della cerimonia

LA PROPOSTA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA RICCI: "INTITOLARE UNA STRADA O UNA PIAZZA PER NON DIMENTICARE GLI EROI"

“Quei caduti, quei giovani, quei ragazzi provenienti specialmente dal Sud hanno subìto a lungo l’ingiuria dell’oblio che si è sommata all’estremo sacrificio della vita. Furono infatti ritenuti i responsabili della sconfitta ed il loro stesso ricordo accantonato.

Recenti studi - dichiara il presidente della Provincia Claudio Ricci - hanno smentito la responsabilità diretta ovvero il tradimento di quelle decine di migliaia di soldati italiani che caddero solo in quell’ottobre di un secolo fa: dunque, va loro restituito l’onore. Occorre un indennizzo storico: invito i nostri Sindaci a dedicare almeno una strada o una piazza a quei nostri soldati che caddero nelle giornate di Caporetto”.

Ricci ha peraltro ricordato che il popolo italiano, proprio nei momenti difficili, sa risollevarsi e che, dopo Caporetto, è riuscito a trovare la strada della vittoria e del compimento dell’Unità nazionale.

“Dopo Caporetto costruimmo Vittorio Veneto. Anche oggi viviamo momenti di estrema difficoltà: penso in particolare al lavoro che non c’è per i nostri giovani e ai venti di separatismo che spirano in alcune zone del Paese. Ma, come abbiamo saputo risollevarci da tante crisi e noi sanniti in particolare dopo l’alluvione del 2015, così il nostro popolo” – ha concluso Ricci – “riuscirà a ritrovare la strada per la rinascita ed il progresso economico e sociale”.

Per non dimenticare gli eroi e rendere omaggio a chi si è sacrificato è giusto -  chiosa Ricci - "attivarsi per l'intitolazione di una strada o una piazza".

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