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Frana di Arpaise: a metà marzo il progetto per la messa in sicurezza

frana arpaise

Riunione operativa del presidente della Provincia Antonio Di Maria alla Rocca dei Rettori con gli amministratori comunali per  due imponenti sistemi franosi che interessano le Strade provinciali che attraversano i territori Arpaise, Ceppaloni, San Leucio del Sannio. 

Presenti alla riunione i sindaci e i vice sindaci dei paesi interessati nonché i responsabili tecnici della Provincia,  liberi professionisti incaricati di elaborare il progetto definitivo per la frana in territorio di Arpaise.

Il 16 marzo prossimo i tecnici incaricati consegneranno alla Provincia il progetto definitivo per la messa in sicurezza ed il ripristino della sede viaria nel territorio di Arpaise.

Da quella data saranno necessari trenta giorni per l’acquisizione da parte degli Enti preposti delle autorizzazioni per la realizzazione dei lavori.

Per quanto, invece, riguarda l’altro smottamento che interessa la strada provinciale nel territorio di San Leucio del Sannio il Presidente Di Maria si è impegnato ad individuare una possibile fonte di finanziamento capace di assicurare anche in quel caso il ripristino della carreggiata e dei collegamenti.

Al termine della riunione, il consigliere provinciale Claudio Cataudo ha dichiarato: “Dopo molti anni di attesa, registriamo con viva soddisfazione il fatto che il Presidente della Provincia Antonio Di Maria abbia avviato una concreta iniziativa di natura politico-amministrativo-tecnica capace di superare le gravi emergenze costituite dai fenomeni franosi abbattutisi su Arpaise e San Leucio del Sannio e che tanti problemi e preoccupazioni hanno ingenerato e tuttora procurano alle popolazioni del comprensorio.

Il presidente Di Maria si è impegnato a seguire costantemente l’iter tecnico per giungere infine con la prossima primavera alla progettazione esecutiva per la frana di Arpaise.

Per quanto riguarda quella di San Leucio del Sannio, Di Maria sta lavorando per richiedere il finanziamento del progetto esecutivo e cantierabile già in possesso della Provincia.

D’altra parte Di Maria ha assicurato che vigilerà contro ogni lungaggine burocratica per avviare con ogni sollecitudine i lavori. E’ appena il caso di sottolineare che, in particolare per quanto riguarda la frana di San Leucio del Sannio, il fattore tempo gioca un ruolo decisivo perché il fronte di frana rischia di ampliarsi ulteriormente e questo comporterebbe l’isolamento di 3 Comuni (Ceppaloni, San Leucio ed Arpaise) rispetto a due Province (Benevento e Avellino) con danni irreparabili alle attività produttive e commerciali locali e lo scadimento della qualità della vita per i residenti”.

Il sindaco di San Leucio del Sannio Nascenzio Iannace ha dichiarato: “Finalmente. Finalmente si affronta in termini concreti un problema di inaudita gravità non solo per la popolazione di San Leucio del Sannio, ma anche per quella dei Comuni confinanti sia del beneventano che dell’avellinese. E’ un impegno che accogliamo con sollievo perché è destinato a risolvere in tempi brevi una problematica che, purtroppo, potrebbe aggravarsi ulteriormente qualora il fronte di frana dovesse continuare a muoversi”.Il Sindaco di Arpaise Vincenzo Forni Rossi ha dichiarato: “Sono soddisfatto per l’esito di questa riunione: abbiamo constatato che il Presidente Di Maria è impegnato in un’opera di monitoraggio della progettazione in particolare per quanto riguarda il risanamento del territorio di Arpaise. Oggi sono stati stabiliti data e tempi certi per la realizzazione dei lavori di ripristino dell’area”.

Il presidente della Provincia Antonio Di Maria ha commentato: “Stiamo seguendo con la dovuta attenzione il completamento degli atti tecnici e progettuali per gli interventi sulla frana di Arpaise e abbiamo cominciato un lavoro per l’accesso a fonti di finanziamento per risolvere anche la frana di San Leucio del Sannio. Va da sé che per entrambi gli interventi vi sono oggettivi elementi che impongono la massima solerzia ed il massimo impegno da parte di tutte le Istituzioni a chiudere finalmente e definitivamente queste emergenze che sono andate avanti troppo a lungo con grave pregiudizio per la popolazione”.

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