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Sannio

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, "Istituzioni insieme per garantire diritti"

«La violenza sulle donne è, troppo spesso, annidata nell’indifferenza e nell’accettazione passiva della cultura della sopraffazione e del linguaggio della discriminazione.

È nella voce inascoltata delle vittime o nel silenzio in cui sono costrette a rifugiarsi.

Il compito delle Istituzioni è creare le condizioni perché non si sentano più sole rispetto a questo tragico fenomeno, ma affiancate e difese nei loro diritti e nelle loro scelte».

E' la dichiarazione del presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Coordinamento Donne Acli Benevento: attenzione alle donne con una linea dedicata

 Il Coordinamento donne delle Acli Provinciali di Benevento, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne, che si celebra annualmente il 25 novembre, auspica che l'attenzione su questo gravissimo fenomeno sociale sia costante e che non venga ricordato soltanto in occasioni sporadiche, quali l’8 marzo o nei casi di cronaca nera sempre più frequenti, ma che diventi un serio argomento di discussione e sensibilizzazione soprattutto verso i più giovani. “È già una settimana che l’argomento tiene banco sui media – afferma Mariana Mastella, coordinatrice provinciale del movimento – sia attraverso programmazioni ad hoc, interviste alle vittime, e sia attraverso i campioni del calcio, questi ultimi, forse testimonial più efficaci verso

i più giovani”. “In un momento così complesso, che ci vede sfiancati, psicologicamente ed economicamente, da una pandemia globale, dobbiamo ricordare – continua la coordinatrice – che tantissime donne sono per forza di cose costrette a stare chiuse in casa con il mostro. Uno studio ISTAT ha evidenziato che le chiamate al numero nazionale antiviolenza 1552 tra maggio e giugno 2020, sono addirittura raddoppiate, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrando un preoccupante incremento quasi del 120%, dati che, nella loro evidente drammaticità, non devono essere assolutamente sottovalutati, ma che devono essere motivo di riflessione da parte delle Autorità.

In questo momento così buio per tutti, però, la sede delle ACLI Provinciali di Benevento, sita in via F. Flora n. 31, nonostante le limitazioni poste dal Governo nella lotta contro il Covid-19,  assicura, attraverso lo Sportello “Noi in ascolto”, in cui  prestano la propria professionalità Avvocati e Psicologhe, tutto l’aiuto di cui potrebbe esserci bisogno, con una linea telefonica dedicata (0824/1717125), un indirizzo e-mail (noiinascoltobenevento@gmail.com) e pagine dedicate su Instagram e Facebook.

Floriana Fioretti consigliere comunale Pd. "La pandemia ha accresciuto il rischio di violenza sulle donne. La convivenza forzata, la condivisione prolungata dello spazio abitativo, le restrizioni, l'instabilità socio-economica hanno comportato per le donne e per i loro figli, il rischio di una maggiore esposizione alla violenza domestica.  Da marzo a giugno 2020 il numero di richieste di aiuto per sé o per altri, arrivate al numero verde 1522 per la violenza e lo stalking sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2019 (+119%). La crescita delle richieste di aiuto tramite chat è quintuplicata passando da 417 a 2.666 messaggi totali. Sono numeri raccapriccianti. Bisogna intervenire subito! Come? Con uno snellimento delle procedure per garantire misure di protezione, sostegno e accoglienza alle donne e ai minori coinvolti, assicurando in piena sicurezza l'operatività delle strutture antiviolenza, garantendo l'applicazione rigorosa delle misure civili e penali a protezione delle donne e l'accesso delle donne ai centri antiviolenza, case rifugio e sportelli antiviolenza, nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. Oltretutto, quando si fanno proiezioni rispetto al sommerso il dato è ancora più preoccupante. La maggior parte delle donne non denuncia, la paura pietrifica ogni movimento, chi subisce violenza non ha la forza e il coraggio per poter spezzare quel legame malato. Siamo purtroppo di fronte ad un tema atavico, un fenomeno che nonostante i ripetuti appelli e interventi, senza contare le campagne di sensibilizzazione, non accenna a placarsi. Serve insistere nel sollecitare l’opinione pubblica, allertare coloro che si occupano di protezione e tutela delle donne, informare in modo chiaro, puntuale e richiamare ad una cultura di genere. Il ciclo della violenza si spezza solo mettendo in sicurezza chi, con fatica e sacrificio, segnala questa condizione.

Se si è vittime di violenza, si può chiedere aiuto alle forze dell'ordine, chiamare il numero gratuito 1522, rivolgersi ad un Centro Antiviolenza, telefonare al 112 senza esitare, né rimandare".

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