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Sannio

Governo, Lonardo: "Voterò la fiducia per la mia gente. Mai chiesto nulla in cambio"

Sgombra il campo da 'malelingue'. "Lo faccio nonostante in città Pd e 5Stelle abbiano ufficializzato, ieri, l'alleanza in contrapposizione a Mastella"

Martedì si deciderà il futuro del Governo  -  dunque le sorti del Paese -  e la senatrice del Gruppo Misto, Sandra Lonardo,  sgombra ancora una volta il campo da qualche 'illazione' di troppo e chiarisce la sua posizione di responsabilità nei confronti del Paese e tra l'altro lo fa proprio in un momento in cui è stato ufficializzato ieri il patto Pd e Movimento 5 Stelle in vista delle prossime comunali di Benevento.

Un'alleanza che di fatto si contrappone all'ex Guardasigilli, attuale fascia tricolore del capoluogo sannita, Clemente Mastella.

“Voglio dire, ancora una volta, rispetto alle malelingue mediatiche, ai bugiardi di mestiere, ai ventriloqui della malafede, che non ho aperto alcuna trattativa per avere qualcosa, nessun Ministero, niente di niente.

Voterò - sottolinea la senatrice del Gruppo Misto, Sandra Lonardo - la fiducia perché ritengo, in coscienza, che l’apertura della crisi sia un atto ingeneroso verso le sofferenze che la nostra gente vive.

Lo faccio perché è giusto farlo, quasi per istinto, lo faccio, mentre, senza stile ed in modo provocatorio, le sezioni locali del Pd e di 5 Stelle hanno fatto ieri una intesa per le prossime amministrative contro il Sindaco della città di Benevento.

Sono in tanti, quelli che, in questi anni,  hanno voluto, a tutti i costi, creare una caricatura  del nostro modo di essere, che, da qualche giorno, continuano, con insistenza e noia, a ritenere che io aspiri a qualcosa o abbia chiesto qualcosa. A loro andrebbe applicata la briglia della comare, quello strano strumento di cui parlava Gramsci, da mettere sulla bocca delle persone “malevoli” e “mettimale”.

Non mi asterrò, per poi trattare e chiedere, voterò e basta.

La mia gente desidera così ed io, mai come oggi, me ne sento orgogliosamente interprete.

Nella mia famiglia, per senso delle istituzioni, vige il principio della rinuncia e delle dimissioni, anche da Ministro, nessun Ministero della famiglia, sono già Ministro della mia famiglia e ne vado fiera”.

(t.l.)

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