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Il Covid 19 "è un mostro". Ferrante: "L'ospedale c'è ma siamo uniti. No alle polemiche"/VIDEO

13 in tutto i casi positivi al Covid 19 nel Sannio. 10 si trovano ricoverati al Rummo, altri 3 sono presso i loro domicili. Attualmente i casi sospetti sono 69

Emergenza covid-19: bollettino ore 18.00

PAZIENTI POSITIVI COVID-19 RICOVERATI AL RUMMO

 

 

UOC

N. PAZIENTI

DI CUI RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI BENEVENTO

DI CUI RESIDENTI IN ALTRE PROVINCE

TERAPIA INTENSIVA

3

2

1

PNEUMOLOGIA/SUB INTENSIVA

5

4

1

MALATTIE INFETTIVE

6

3

3

TOTALE

14

9

5

Conferenza stampa via Skype. Confronto tra il sindaco Clemente Mastella, autorità sanitarie - il direttore generale dell'Asl Gennaro Volpe e il manager del San

Pio Mario Ferrante - e il prefetto di Benevento Francesco Antonio Cappetta.

Un incontro chiarificatore con la cittadinanza che potrà essere finalmente edotta, giornalmente a partire dalle ore 12, sui numeri del contagio comune per comune. Ma l'appello è: siamo uniti. Il lavoro portato avanti dalle autorità sanitarie è egregio. Stiamo accanto a medici e infermieri. Non facciamo polemiche perché l'ospedale c'è. (GUARDA IL SERVIZIO CON L'INTERVENTO DI FERRANTE)

IL DETTAGLIO IN PILLOLE...

Il Covid 19 è un mostro ma dobbiamo essere uniti. Senza fare polemiche ma stando accanto ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari per affrontare questa guerra.

Un messaggio forte, chiaro e accorato che giunge proprio dal direttore generale del San Pio, Mario Ferrante in video conferenza con il manager dell’Asl Gennaro Volpe, il prefetto Francesco Antonio Cappetta e chiaramente il primo cittadino Clemente Mastella.

13 in tutto i casi positivi al Covid 19 nel Sannio. 10 si trovano ricoverati al Rummo, altri 3 sono presso i loro domicili. 

Attualmente i casi sospetti ricoverati al Rummo sono: 69. 

“Abbiamo avuto 2 medici e 5 del personale sanitario positivi. Su oltre 700 tra medici e infermieri siamo sotto l'1 per cento in termini percentuali". 

 

I DISPOSITIVI DI SICUREZZA ACQUISTATI IN LARGO ANTICIPO. “... dalla prima ora già avevamo un grosso numero di dispositivi prima della crisi Covid.

Abbiamo fornito 6695 mascherine fp3 professionali; 1615 ffp3; 45250 mascherine chirurgiche; 54.500 guanti certificati; 68 occhiali di protezione; 415 tute; 2150 camici mono uso.

Come dispositivi ci siamo preparati per la guerra, oltre che all'assistenza Covid". 

Insomma l’ospedale Rummo opera in totale sicurezza.

IMMISSIONE DI NUOVO PERSONALE. "Abbiamo immesso nuovo personale e altro personale arriverà”.

A giorni saranno immessi: 18 infermieri; 6 operatori socio sanitari; 6 anestesisti; 3 pneumologi; 3 infettivologi; 1 cardiologo; 3 medici di accettazione; 3 radiologi; 3 internisti. 

Da oggi il Rummo si dota anche di un analizzatore per essere più veloci nelle analisi piuttosto che inviarle al Cotugno".

La chiosa è: "Essere uniti, condividere i sacrifici che stanno facendo lavoratori del comparto sanitario.

Perché gettare fango quando la provincia di Benevento è ultima in Italia per casi positivi al Covid?”.

MASTELLA IN PRIMA LINEA PER L'ACQUISTO DI 4 RESPIRATORI. “Come cittadino - sottolinea Clemente Mastella - , e non come sindaco, ho raccolto, tra imprenditori ed amici, la somma di 120mila euro per l’acquisto immediato di quattro respiratori da donare all’ospedale “San Pio” di Benevento per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.

Ospedale che ospita non soltanto i contagiati di Benevento, ma anche di Ariano Irpino. Se l’avessi fatto come primo cittadino, con i tempi della burocrazia italiana, saremmo arrivati a consegnarli nel 2050.

Negli Enti Pubblici, specie ora, c’è bisogno di una veloce sburocratizzazione.

Non si può morire di burocrazia.

E bisogna salvaguardare, altresì, i tanti amministratori locali onesti e dediti che, con coraggio, sono esposti al giudizio postumo della magistratura, per leggi idiote che vanno depurate dagli aspetti asfissianti di una atroce burocrazia, cieca anche in momenti apocalittici come questo.

Si svegli il Governo su questo, ed il Parlamento dia un segno di esistenza al riguardo. I sindaci rischiano, i parlamentari no.

E lo dico con rispetto, avendo fatto per quarant’anni il parlamentare”. 

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