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Inquinamento fiumi, 22 sindaci sanniti assolti

fiume sele

Inquinamento fiumi Calore, Sabato e Isclero: assolti tutti i 22 sindaci sanniti dell'epoca rinviati a giudizio con l'accusa di disastro ambientale colposo e omissione di atti di ufficio. Sono stati assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste: Fausto Pepe (Benevento); Giuseppe Bozzuto (Castelpagano); Francesco De Nigris (Torrecuso), Angelo Ciampi (San Martino Sannita); Angelo Parrella (San Nicola Manfredi); Pompilio Forgione (Solopaca); Giovanni Cutillo (Torrecuso); Antonio Orlacchio (Cautano); Alessandro Crisci (Durazzano); Giovanni Mastrocinque (Foglianise); Cos­tantino Fortunato (Morcone); Domenico Ventucci (Ponte); Giorgio Nardone (San Giorgio del Sannio); Biagio Supino (Airola); Raimondo Mazzarelli (Casalduni), Antonio Stasi (Durazzano); Rosario Spatafora (Morcone); Mario Meola (Ponte); Michele De Figlio (San Martino Sannita); Giuseppe Fuggi (Cautano); Angelo Aceto (Paupisi); Giancarlo Schipani (Castelpoto).

“Essere sindaco non è cosa semplice, ancor di meno lo è esserlo in una città del mezzogiorno d’Italia penalizzata in termini di risorse e servizi”.

Così l'ex sindaco di Benevento Fausto Pepe.

“Nel corso dei miei dieci anni di sindacatura tante sono state le scelte fatte per il bene della città ed in assoluta buona fede, e che talvolta hanno rappresentato delle forzature dinanzi alle quali non mi sono, però, mai tirato indietro. Quando i presupposti che muovono un amministratore pubblico sono questi non si può che essere sereni ed avere fiducia nel lavoro della Magistratura”.

“Che il processo per disastro ambientale si sia concluso con la mia assoluzione con formula piena proprio oggi – aggiunge – mi rende doppiamente felice. Anzitutto perché alcune ombre che hanno accompagnato la mia attività negli ultimi anni vengono ufficialmente e formalmente dissipate ma soprattutto perché questa sentenza arriva all’alba dell’ottenimento dell’ultimo finanziamento per la costruzione del depuratore. Benevento è una città tra due fiumi, una risorsa naturale da non disperdere e da riconsegnare ai suoi cittadini. Noi in questi anni abbiamo lavorato con questo approccio, sia in un’ottica di programmazione di lungo periodo quando abbiamo costruito il PIU Europa attorno alla riqualificazione dei ponti e degli ambienti limitrofi ai fiumi, sia quando ci siamo trovati ad affrontare nuove sfide ed emergenze come l’alluvione dello scorso anno. Da quelle notti il rapporto tra la città ed i suoi fiumi è compromesso”. 

“Mi auguro che l’attuale amministrazione comunale prosegua il percorso da noi intrapreso di nascita di un rapporto di equilibrio e armonia tra la città e i suoi fiumi continuando a pianificare lo sviluppo urbano in maniera sostenibile. Ciò di cui abbiamo bisogno non sono solo proposte o progetti futuribili ma trasformazioni già compiute attraverso le quali passa l’obiettivo di una vita migliore ridisegnata sui valori della qualità e della sostenibilità ambientale”.

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