Tutelare la comunità è un dovere, così come lo è la salvaguardia dei nostri medici sempre più nel mirino.
Questa volta il fatto increscioso - e che dovrebbe far riflettere soprattutto la politica - ci riguarda da vicino: ieri pomeriggio – e dunque in pieno giorno, erano le 16.00 – proprio a Benevento si è verificata la violenza: schiaffi, pugni e non solo.
Un’aggressione inaudita contro un medico di guardia del servizio tossicodipendenza di Benevento.
L'aggressore? Un familiare dell’utente.
La dottoressa è stata colpita da una serie di pugni e schiaffi al volto ed ha riportato uno stato di shock, ecchimosi, tumefazioni ed eritemi.
Si tratta dell'ennesima violenza in danno ad operatori della Sanità.
"La vigliacca aggressione - fa sapere la Uil Medici di Benevento - verso una persona inerme, impossibilitata a qualsiasi reazione, impone una revisione sulla sicurezza dei medici che, per carenza di personale, sono soli a garantire l’assistenza ai malati".
Del resto chi svolge questo compito così nobile e delicato dovrebbe potersi recare al lavoro con la serenità necessaria e non con l'incubo che possa succedere, da un momento all'altro, qualcosa di deprecabile.
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