Un I° Maggio con interrogativi, paure e appelli. Una ricorrenza, quella di domani, che ricorda come tutti abbiano il diritto di lavorare e di poter vivere e non sopravvivere.

E’ un I° Maggio ancora più triste a causa di una emergenza sanitaria che spaventa per gli effetti devastanti che sta portando dietro di sé ma che invita tutti a riflettere sul presente e sul futuro perché il lavoro non può diventare chimera per troppi. 

Un primo maggio amaro per tanti lavoratori, per troppe categorie commerciali, per tanti genitori che si addormentano con un incubo che li perseguita: come arrivare a fine mese.

Ieri solo a Benevento 83 esercenti hanno consegnato simbolicamente le chiavi nelle mani del sindaco Mastella preoccupati per il loro futuro.

"Se non interverranno novità immediate sul piano della operatività c'è il rischio che la metà degli esercizi non riaprirà": è l'allarme lanciato dalle categorie produttive.

Preoccupato per il domani anche il mondo agricolo che riflette su una festa, il primo maggio, che rivendica oggi più che mai politiche per il futuro per tutti. 

(ASCOLTA L'INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI CAMPANIA, GENNARO MASIELLO)