Province sul lastrico: si è svolta a Salerno una riunione dei responsabili dei servizi finanziari di alcune Province con i referenti della Cassa Depositi e Prestiti per procedere a rinegoziare i mutui assunti negli anni scorsi dalle Province.

"L’adesione - si legge nel documento stampa della Rocca dei Rettori - a tale manovra costituisce, in punta di diritto, una facoltà concessa alle Province da una legge del 2014, ma, nei fatti, si tratta di una scelta obbligata se si vuole sperare di giungere a deliberare il bilancio di previsione in equilibrio di parte corrente.

Se, infatti, si ritiene di non dover percorrere questa strada, il dissesto è dietro l’angolo.Secondo le stime redatte stamani nel corso della riunione la Provincia di Benevento, aderendo alla rinegoziazione, potrebbe poter disporre di circa 2,1 milioni di euro di cui circa 1,6 (parte capitale dei mutui) da rinegoziare e circa 0,5 (interessi) da poter versare nel mese di gennaio 2018.

L’adesione alla manovra finanziaria straordinaria ha una scadenza molto ravvicinata: occorre portarla a termine entro il corrente mese di maggio.

Nel corso della riunione salernitana è emerso l’interesse di alcune Province a richiedere la dilazione dei pagamenti, ma anche che il tentativo di evitare il default per le proprie casse resta comunque legato all’approvazione da parte del Parlamento di un decreto legge del 24 aprile scorso che detta disposizioni in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali.

Com’è noto, il dissesto economico-finanziario delle Province, nella quasi totalità dei casi, è esclusivamente legato al contributo forzoso (divenuto esorbitante) che le stesse sono costrette a versare allo Stato, contributo definito “irragionevole” da parte della stessa Corte dei Conti. Si tratta dunque, secondo la Magistratura contabile, di un vero e proprio “dissesto indotto”".