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Pulizia dei fiumi, il dirigente provinciale Fusco bacchetta Palazzo Mosti

BENEVENTO - PROVINCIA

"La Provincia di Benevento interviene per la polizia idraulica, non per la pulizia dei fiumi".E’ questa la risposta del responsabile del Servizio Ambiente della Provincia di Benevento, Gennaro Fusco, alla lettera che il Dirigente del Settore Ambiente del Comune capoluogo, Maurizio Perlingieri, aveva inviato, alcuni giorni fa con oggetto appunto “Pulizia alvei dei fiumi e corsi d’acqua”. 

Definita di “evidente irritualità” il fatto che la nota del dirigente  Perlingieri, ancora prima di essere recapitata alla Provincia, fosse stata già “anticipata tramite i giornali locali nella mattinata dello stesso giorno”, il responsabile Fusco, nella sua risposta, contesta il fatto che la Provincia abbia il compito di effettuare interventi di “pulizia” lungo i fiumi “per eliminare infestazioni da “insetti, zanzare e ratti”.

Fusco sottolinea invece che i compiti della Provincia sono quelli di “polizia”, cioé sono finalizzati alla prevenzione dei danni che le acque possono arrecare alle persone e al territorio, nonché alla protezione dell'esistenza e della funzione dell'interesse pubblico, rappresentato dal buon regime delle acque.

Più precisamente Fusco così annota: “per la Provincia di Benevento, tali competenze attengono alla manutenzione ed alla messa in sicurezza degli alvei fluviali del reticolo idrografico principale e delle aree di rigurgito di tutti gli innumerevoli affluenti dei fiumi di tale reticolo”.

Il problema vero però è un altro, sottolinea Fusco e cioé: “l’attività di polizia presuppone lo stanziamento di ingentissime risorse che, pur volendo organizzare una rotazione quadriennale, ammontano a decine di milioni di euro all’anno (per oltre 300 Km di corsi d’acqua), che, oggi più che mai, questo ufficio non ha nelle proprie disponibilità nemmeno come trasferimenti da Enti sovraordinati”.

E’ vero che, aggiunge Fusco, “in un recente passato, è stata data attenzione sia al fiume Calore sia al fiume Sabato con alcuni interventi realizzati con le esigue disponibilità di bilancio”; tuttavia “al momento, la Provincia non può fare altro che raccogliere le segnalazioni puntuali di criticità e allestire studi di fattibilità e/o progettazioni da veicolare sulle piattaforme di finanziamento attualmente disponibili”.

In altre parole, i progetti d’intervento per le manutenzioni ci sono; mancano però i soldi per attuarli.

Quanto alla “pulizia” contro “insetti, zanzare e ratti” di cui alla nota del Dirigente comunale, osserva Fusco, “appare molto strano che in corsi d’acqua privi di aree stagnanti la presenza di vegetazione spontanea possa generare forme di infestazioni che, invece, più ragionevolmente, dovrebbero essere attribuite alla presenza di rifiuti diffusamente abbandonati e/o sostanze inquinanti provenienti da collettori di scarico probabilmente mal funzionanti”.

Insomma, precisando che “la Provincia non è proprietaria degli alvei fluviali”, Fusco ritiene che il dirigente del Comune possa avviare i procedimenti previsti dalle norme vigenti (divieti di scarico rifiuti, ad esempio) “ed eventualmente, qualora ne ravvisi le condizioni, quelli contemplati dalla normativa vigente in materia di emergenza sanitaria e igiene pubblica (di esclusiva competenza comunale)”.

In conclusione, scrive Fusco, “la Provincia e, per essa il mio ufficio, nella qualità di Autorità Idraulica e per le competenze assegnate in tema di “poliziaidraulica”, si attiverà con celerità e sollecitudine, come richiesto, per gli obbligatori controlli di rito”.

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