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"Razionalizzazione delle spese necessarie per salvare l’Asia in de profundis"

rifiuti

“Premesso che il giorno 28.5.2018 ore 16 – fa sapere l’amministratore unico dell’Asia Donato Madaro -  si terrà presso l'Unione industriali di Benevento  il previsto incontro in aggiornamento del confronto tra azienda  e lavoratori circa la perdurante sostenibilità delle piattaforme integrative del contratto di lavoro,  lette le informazioni giornalistiche rilasciate dalla rsu,  per esse  è doveroso porre alcuni chiarimenti  di non poco conto al riguardo di aspetti rilevanti che hanno obbligato l'Azienda a dover intraprendere un percorso complessivo  di razionalizzazione della spesa in generale e del costo del personale, in particolare, aspetti che non vengono neanche accennati e precisamente:

1.       l’intesa a cui si sta lavorando è temporanea e provvisoria nelle more di un’attività di risanamento dell’azienda Asia Bn che non è un’opera di privatizzazione ma la necessaria azione gestionale conseguente ad un risultato d’esercizio ( anno 2017 ) in cui è stata rilevata una perdita di euro 800.000,00 circa,  quindi un obbligo di risanamento in attuazione della Legge Madia e successivi decreti attuativi;

 2.       ad oggi l’azienda non ha disdettato alcuno degli  accordi sindacali. Ha dovuto prender atto dell’illegittimità di uno di essi che prevedeva  a fronte della rinuncia delle ferie non godute veniva riconosciuta la monetizzazione  delle stesse.

Accordo illegittimo in quanto in violazione di norme nazionali e contrattuali;

3.       la perdita di esercizo anzidetta non è contenibile nel capitale sociale e pertanto in mancanza di azioni correttive l’azienda non rileverebbe la continuità aziendale tal da consentire, ope legis,  il puntuale adempimento delle proprie obbligazioni (pagamento degli stipendi) ad oggi non messo in discussione; 

 4.       attualmente l'Asia Bn corrisponde ai lavoratori un valore di contrattazione decentrata (quindi aggiuntiva alla retribuzione prevista dal ccnl applicato) il cui valore complessivo è pari ad oltre 500.000,00 annui  ( 1 miliardo delle vecchie lire) con una media mensile di euro 40.000,00 oltre le retribuzioni dovute da contratto.

A tali valori nel corso dell’anno 2017 si sono aggiunte  circa 7.000,00 ore di straordinario ( media mensile 600 ore ) che nel corso del 2018 sono “tracollate” ad una media mese di circa 300;

5.       è vero che il tasso di assenteismo è tra i più bassi d’italia ma si omette di rappresentare che il 4% dei dipendenti ha un tasso 3 volte superiore alla media nazionale e che la sola media ponderata ( tra quelli che non si assentano e quelli che invece continuativamente si ammalano ) consente tal traguardo.  Il fenomeno e gli eventi malattia dell’anno 2017 è costato all’azienda 1.380 giorni di mancata prestazione lavorativa equivalenti a 5 unità che di fatto non hanno lavorato ( si tenga conto che ogni unità costa mediamente 40.000,00 annui all’azienda )”.  

“Il costo dell’ azione di risanamento – chiosa lo stimato manager Madaro - consente sia il mantenimento dell’esperienza pubblica che  il contenimento del costo  tariffario. La difesa di ognuna delle condotte sin qui descritte è insostenibile per qualsiasi impresa, privata o pubblica che sia”.

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