Fermare il regionalismo differenziato: i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil indirizzano una missiva ai sindaci sanniti.“… serve un piano straordinario per il Sud che riporti almeno per un quinquennio il 40% della spesa. Per fare ciò bisogna far fronte comune per fermare questa ipotesi di regionalismo differenziato, che è opinione comune anche nel governo, in ogni caso aggraverebbe le condizioni già insostenibili.… Bisogna bloccare – scrivono nel documento Valle, Melchionna e Simeone - subito il progetto sull’autonomia differenziataPer questo motivo si potrebbe partire con un ordine del giorno di tutti i consigli comunali del Sud che dal Sannio contamini tutti i Comuni della Campania.Nel Sud del nostro Paese risiede il 34% della popolazione ma la spesa destinata ogni anno non raggiunge il 28%. Circa 62 miliardi di euro all’anno in meno che da anni sono destinati al centro nord che riceve il 72% della spesa pubblica con il 66% della popolazione.Questo flusso di spesa divaricato Nord-Sud in questi anni di crisi, con le politiche di austerity ha portato ad una riduzione dei servizi pubblici, scuole, sanità, trasporti e blocco delle assunzioni, accentuato nelle aree interne e piccoli comuni.Ai cittadini del Sud va restituito il futuro e riscritto il presente”.“… In Irpinia nella seconda decade di settembre abbiamo previsto iniziative e in tal senso sarebbe importante se, in quella occasione, potremmo presentare il forte messaggio dei consigli comunale che avranno fatto l’ordine del giorno”.
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