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Sannio

Rosso immaginario, il racconto dei vasi di Caudium in mostra

Sabato 20 luglio, alle ore 10.30, sarà presentato al Museo del Sannio Caudino di Montesarchio il nuovo allestimento Rosso Immaginario_Il Racconto dei vasi di Caudium.

Il nuovo percorso espositivo racconterà con sofisticate e innovative tecnologie la storia del territorio, attraverso i vasi figurati rinvenuti nella necropoli di Montesarchio, risalenti al V-IV secolo a.C. tra cui il famoso Vaso di Assteas.                     

La manifestazione è organizzata dal Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente, con il Museo Archeologico del Sannio Caudino, diretto da Ferdinando Creta, insieme al Gruppo di Azione Locale Taburno Consorzio, in collaborazione con il Comune di Montesarchio.
Nell’allestimento permanente - ispirato all’omonima mostra presentata in questo museo alcuni anni fa - le  delicate immagini dei vasi raccontano, come fotogrammi in successione, i sentimenti e le emozioni di uomini e divinità. Nelle celle del carcere borbonico del Castello, in un’ambientazione insolita e suggestiva, prendono vita miti ed eroi del mondo greco.

Il ritorno all’Olimpo di Efesto, il fabbro degli dei forgiatore delle armi di Achille, il dolore di Elettra sulla tomba del padre Agamennone, la partenza di Trittolemo sul carro alato per donare il grano all’umanità, sono solo alcune delle storie narrate attraverso anche video, olografie e proiezioni d’immagini animate. 
Il nuovo allestimento - dichiara Anna Imponente -  è stato realizzato grazie alla collaborazione con il GAL Taburno Consorzio con il quale il Polo museale ha stipulato un protocollo d’intesa. Siamo fortemente persuasi che la collaborazione con tutte le strutture, gli enti, le associazioni attive sul territorio  della regione rafforzerà  il nostro impegno per la  valorizzazione  dei musei e dei siti di pertinenza.
Le collezioni del museo unite alle installazioni multimediali– afferma Ferdinando Creta – restituiscono un  coinvolgente percorso espositivo: di particolare efficacia è la prima installazione le “Ombre della Sera” che presenta, in una cella chiusa da una grata, numerosi crateri dalla cui imboccatura sporgono lievi sagome di figure umane, ad evocare il rituale funerario peculiare della necropoli di Montesarchio, dove in ogni tomba era deposto un cratere.  
Un accordo - sottolinea Raffaele Amore, Presidente del Gal Taburno - che rientra pienamente nella promozione del patrimonio culturale e ambientale con iniziative che rafforzano l’identità di un territorio a forte vocazione turistica e siamo orgogliosi di contribuire al sostegno delle eccellenze del Sannio beneventano.

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