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Sannio

Rottamazione cartelle, l'opposizione: "E' una nostra proposta"

Le sottolineature del Pd: "Stucchevole e strumentale il ragionamento che accomuna i morosi agli evasori"

del vecchio

“Prendiamo atto con soddisfazione che finalmente l’amministrazione comunale comincia ad accogliere e a far sue le proposte della minoranza".

Così i gruppi consiliari “Pd” e “Del Vecchio Sindaco” che "hanno ritenuto doveroso intervenire sulle risultanze del Consiglio comunale di per meglio esplicitare le ragioni del voto favorevole alla delibera che istituisce il regolamento per la definizione agevolata dei tributi comunali".

"... come riconosciuto dalla presidente della commissione finanze Tomaciello, il suggerimento partito dal consigliere Italo Di Dio - si legge nel documento -  con la condivisione dei gruppi consiliari ‘Pd’ e ‘Del Vecchio Sindaco’, in merito alla possibilità di introdurre un regolamento che prevedesse la rottamazione delle cartelle esattoriali è stato messo in pratica, trasformato in deliberato e votato all’unanimità dalla civica assise.

Volevamo tuttavia precisare che tra le motivazioni che ci hanno spinto a votare a favore, oltre a quella evidente che si trattava di una iniziativa di un collega di partito da noi stessi sostenuta, non c’è assolutamente quella di premiare gli evasori. Anzi, ce ne guardiamo bene. Il nostro intento, al contrario, è quello di aiutare le famiglie in difficoltà.

Troviamo stucchevole e strumentale il ragionamento che accomuna i morosi agli evasori: questi ultimi non sono neppure censiti all’interno del sistema tributario informatizzato del Comune, mentre i morosi sono cittadini regolarmente iscritti che per un certo periodo hanno pagato le tasse ma poi non sono stati più in grado di farlo a causa di un peggioramento delle loro condizioni economiche in seguito alla crisi.

E’ a questi ultimi che ci rivolgiamo e a cui intendiamo tendere una mano. Per quel che ci riguarda, gli evasori vanno stanati e puniti con multe salate, e infatti in Consiglio abbiamo colto l’occasione per richiamare l’amministrazione attiva a non sentirsi affatto sollevata da responsabilità dopo l’approvazione di questo regolamento, e ad usare, laddove possibile, il pugno di ferro nei confronti dei furbetti, facendo il proprio dovere scovandoli, denunciandoli e perseguendoli per ciò che rientra nelle loro facoltà.

Un’altra ragione che ci ha fatto propendere per il sì, è quella di mettere a disposizione della Commissione Liquidatrice che presto si insedierà, uno strumento per alleggerire la pressione fiscale sulle tasche dei cittadini, che poi questa sarà libera di utilizzare o meno.

Ma se non avessimo provveduto a varare l’apposito regolamento entro il 31 gennaio, non ce ne sarebbe più stata la possibilità.

In realtà questo regolamento, alla luce del sopravvenuto dissesto diventa un mero atto di indirizzo, perché poi sul merito potrà decidere solo ed esclusivamente la commissione liquidatrice. ll nostro principale rammarico è però che tale proposta era stata da noi inizialmente formulata con l’obiettivo di evitare il dissesto. Ora, purtroppo, ci tocca riscontrare che con la certificazione del default, gli effetti che produrrà avranno di sicuro una valenza limitata”.

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