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Sannio

Sequestrata la scuola, 400 bambini tornano a casa

Sequestrata la scuola elementare Padre Pio di Airola.

Questa mattina 400 bambini del plesso sono dovuti tornare a casa.

IN AGGIORNAMENTO ORE 17.50

Ben 400 bambini sono rimasti senza poter varcare la soglia della scuola primaria che questa mattina è stata sequestrata dai Carabinieri della stazione di Airola su provvedimento del Gip del tribunale di Benevento.

I sigilli all’edificio scolastico elementare Padre Pio sono stati apposti poco prima dell’ingresso dei piccoli alunni che insieme ai genitori e ai docenti sono rimasti all’esterno del plesso scolastico chiuso  per il decreto di sequestro d’urgenza.

Una situazione che ha lasciato senza parole le famiglie dei bimbi, gli insegnanti e il personale di tutta la scuola.

Al momento non si conoscono le motivazioni esatte che hanno generato il provvedimento cautelativo ma sembrerebbe che la vicenda sia legata a motivi di staticità.

Intanto il sindaco di Airola Michele Napoletano ha già provveduto a risolvere le questioni di natura logistica con le seguenti modalità relative ai giorni di domani e sabato:

• Le classi prime e classi seconde saranno allocate presso palestra Liceo classico Largo Capone;

• Le classi terze, quarte e quinte presso il Teatro comunale Liceo classico Largo Capone con orario di ingresso alle ore 8.10 e orario di uscita alle 12.10.

Gli alunni saranno impegnati in attività didattiche sul tema della Giornata ecologica.

Domani sarà comunicata ai genitori la sistemazione delle varie classi a partire da lunedì 30 settembre.

27 settembre ore 18.54 

ECCO LE MOTIVAZIONI DEL DECRETO D'URGENZA 

A seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Airola (BN) hanno dato esecuzione a decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Benevento avente ad oggetto l’immobile in cui è sito l’istituto scolastico “scuola primaria Padre Pio”, ubicato in Airola (BN) via N. Romano, ricadente in località classificata di media sismicità (2° categoria, giusta delibera della Giunta Regionale della Campania n. 5447 del 7 novembre 2002), in quanto da accertamenti risultavano essere stati realizzati interventi strutturali, ed in particolare rispristino di elementi strutturali particolarmente ammalorati (tra gli altri, ripristino dei copri ferri saltati, antiossidante su ferri particolarmente ossidati, ricostruzione della sezione originaria dei travetti, ripristino e chiusura di eventuali lesioni), in assenza del preavviso scritto alla competente autorità e senza il preventivo deposito di un progetto esecutivo redatto ed asseverato da un tecnico abilitato, nonché venivano eseguiti i suddetti interventi prima del rilascio del provvedimento di autorizzazione sismica da parte dell’autorità competente e senza la vigilanza di un Direttore dei lavori e di un Collaudatore in corso d’opera.

In poche parole "la scuola - sottolinea il procuratore della Procura di Benevento, Aldo Policastro -  non era munita di autorizzazione antisismica per lavori che avevano comportato interventi su solai ammalorati e malgrado ciò la scuola era stata riaperta. 

Il disagio causato a famiglie e bambini per l’esecuzione del provvedimento -disagio di cui comunque ci si scusa- trova giustificazione nel perseguimento del prioritario interesse all’incolumità degli scolari, dei maestri e di quanti ogni giorno lavorano o hanno accesso nella scuola Padre Pio.

Gli accertamenti allo stato effettuati hanno, infatti, consentito di appurare che non sono stati rispettati gli adempimenti richiesti dalla normativa antisismica per la parte dei lavori sopra menzionata e riguardante interventi da realizzarsi sui solai dell’istituto: in assenza di qualsiasi documentazione in grado di attestare l’osservanza alle prescrizioni imposte dalla normativa urbanistica e dalla legge regionale in materia, e quindi di qualsiasi certezza tecnica della sicurezza dell’immobile l’intervento, pur drastico, è stato inevitabile.

Peraltro, è stato accertato che non poteva essere rilasciato il certificato di agibilità nelle more dell'ottenimento dell'autorizzazione sismica a sanatoria e del collaudo delle opere a sanatoria, considerato anche il fatto che le prove di carico e le verifiche eseguite nell'anno 2017 avevano interessato solo un campione dei solai degli edifici costituenti il plesso scolastico.

Fatte salve le eventuali e possibili decisioni del giudice dell’impugnazione, la Procura della Repubblica, nell’interesse prioritario della legge e della collettività, prenderà tutte le misure doverose e tempestive per richiedere o disporre, a seconda dei casi, la revoca della misura disposta, non appena quanto doveva essere già da tempo fatto sarà finalmente fatto".

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