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Sfregio al Museo del Sannio, arrestato 38enne

polizia

E' stata eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un trentottenne pregiudicato beneventano, ritenuto responsabile del reato di furto aggravato consumato all’interno del Museo del Sannio nella notte del 21 marzo e di danneggiamento di numerosi altri reperti archeologici di grande valore.

"Il provvedimento, emesso dal locale G.I.P., su richiesta di questa Procura - sottolinea il procuratore della Repubblica Aldo Policastro -, scaturisce dall’attività d’indagine avviata nell’immediatezza dalla Squadra Mobile, che ha permesso di raccogliere, in un brevissimo lasso di tempo, una serie di importanti e gravi elementi indiziari a carico dell’uomo, che, tra l'altro, nel corso dell’azione delittuosa aveva perso un telefono cellulare risultato poi a lui riconducibile, sulla base degli accertamenti svolti.

Continua l’impegno degli investigatori coordinati da questa Procura, per fare completa luce sulla vicenda e per il recupero delle opere trafugate".

Intanto giunge il plauso del presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci: "Ho accolto con sollievo la notizia proveniente dalla Procura circa il provvedimento della misura cautelare emessa nei confronti di un pregiudicato beneventano. Ringrazio di cuore gli Organi inquirenti. Come Provincia di Benevento, nell'immediatezza dei fatti, avevamo offerto tutta la nostra collaborazione e tutte le informazioni in nostro possesso affinché si giungesse a questo punto di svolta.

Auspico che, come assicurato dallo stesso Procuratore Policastro, le indagini ancora in corso possano fare piena luce sulla delittuosa vicenda e possano portare al recupero della refurtiva e la sua restituzione al Museo.

Infine assicuro che stiamo lavorando per far fronte alle scempio dei preziosissimi reperti gravemente danneggiati dal ladro o dai ladri che li hanno vandalizzati nel momento in cui li hanno lasciato sul posto non riuscendo a portarli via. Siamo in contatto con la Soprintendenza ed i suoi esperti per valutare il da farsi e soprattutto per reperire le risorse finanziarie necessarie all'intervento di restauro; così come stiamo verificando come provvedere alla cancellazione della scritta idiota lasciata da uno sconsiderato sul torrione longobardo della Rocca dei Rettori nella notte tra il 24 e 25 marzo".

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