Emergenza al nosocomio Rummo, pronto soccorso sempre più al collasso. In un anno 52mila interventi eppure l’ospedale cittadino di Benevento è sotto dimensionato. E’ la denuncia che giunge da più parti anche dagli operatori sanitari. (GUARDA L'INTERVISTA)
A mettere nero su bianco ci pensa Luigi De Minico non in qualità di presidente del consiglio di Benevento ma proprio come medico rasdiologo del presidio sanitario.
“Ho vissuto i vari passaggi e le varie vicissitudini di questo nosocomio. Una volta si diceva – spiega De Minico - che il "Rummo" fosse tutt'altra cosa essendo una piccola, ma bella realtà.
Questo è vero, ma oggi l'utenza si è triplicata rispetto a tanti anni fa e questo perché il nostro ospedale è diventato l'unico punto di riferimento non solo per quanto attiene l'utenza beneventana ma anche per quella dell'intera provincia ed addirittura di quelle limitrofe, soprattutto dell'Irpinia".
"Si consideri - prosegue De Minico - che in un anno da noi vengono effettuati circa 52mila interventi di pronto soccorso, quando al Cardarelli se ne fanno 90mila all'anno.
La sofferenza è nei fatti.
Se la maggior parte dell'utenza si riversa sul Pronto Soccorso del Rummo vuol dire che riconosce questo ospedale quale unica entità atta allo scopo.
Il Rummo, ancora oggi, è sottodotato, rispetto a quello che spende, circa 4 milioni al mese.
La Regione si decida di dotare una maggiore provvista finanziaria al Rummo oppure il Rummo di più non può fare: non può soddisfare tutti altrimenti si rischiano casi come quelli del 57enne morto su una barella del pronto soccorso".
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