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Sannio

Spaccio di droga, arrestati due pusher. Policastro: "L'indagine ha evidenziato una elevata spregiudicatezza"

finanza (ANSA)

Spaccio di sostanze stupefacenti: arrestati due pusher di 64 e 47 anni.

Brillante l'operazione legalità della Guardia di Finanza di Benevento.

II provvedimento  scaturisce dalle attività info-investigative,  condotte dal settembre del 2016 al marzo del 2017 ad opera del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Benevento, che hanno permesso  di sequestrare  varie tipologie di sostanze  stupefacenti  e reprimere diversi episodi di spaccio di cocaina e hashish.

I pusher senza scrupoli spacciavano droga anche a minori, nel capoluogo  e nella provincia sannita.

All'esito di indagini coordinate dai magistrati della Procura della  Repubblica di Benevento, il Comando  provinciale della Guardia di Finanza di Benevento, agli ordini del colonnello Mario Intelisano,  ha eseguito un provvedimento   emesso  dal  Gip  del Tribunale  di Benevento,  concernente  due  misure cautelari personali (arresti domiciliari) nei   confronti  di due  beneventani per spaccio di sostanze stupefacenti.
"L'ordinanza  di applicazione  delle misure di custodia cautelare ai domiciliari  - spiega il procuratore della Repubblica Aldo Policastro - ha evidenziato la spiccata capacità delinquenziale  mostrata dai soggetti, a testimonianza  di un indice di professionalità  nel reato"  e di "un vero e proprio sistema di vita e di approvvigionamento economico  destinato  a replicarsi   nonché  la circostanza che gli indagati,  caratterizzati  da una elevata spregiudicatezza acquisita nel tempo, sono stabilmente radicati nel contesto criminale locale  e proiettati a porre in essere, con pervicacia, una serie di attività illecite".
II Gip ha disposto,  inoltre,  il sequestro  preventivo,  ai sensi   degli articoli 321 c.p.p. e 12 sexies L. 356/92, dei beni mobili ed immobili (tra cui n. 5 appartamenti  e  2 autovetture, per un valore totale di oltre 500 mila euro) nonché dei rapporti bancari intestati e/o cointestati ai soggetti tratti in arresto, ritenendo evidente la sproporzione tra il valore dei beni posseduti e i redditi dichiarati. (t.l.)

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