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Stir, Boccalone: "Occorrono 5 milioni di euro per riavviare il ciclo produttivo"

stir pianodardine

Sulla vertenza Samte e la gestione del ciclo provinciale dei rifiuti si è svolta stamani una riunione alla Rocca dei Rettori con la partecipazione del Direttore Generale della Provincia, Nicola Boccalone, il Liquidatore Samte Carmine Agostinelli e, per la Commissione di Liquidazione, Massimo Di Tocco, i Sindacati con una delegazione dei lavoratori.
Il Direttore  Boccalone ha illustrato la stato dell’arte e la situazione deficitaria della Società partecipata in liquidazione, le criticità croniche, compresa la questione dei pagamenti non corrisposti dai Comuni per i servizi resi dalla stessa Samte.
Il Liquidatore Agostinelli ha ricordato a tale proposito che, per le quote 2019, solo tre dei 78 Comuni hanno ottemperato ai pagamenti e comunque, grazie alle azioni extragiudiziarie intraprese, si è registrato negli ultimi mesi una inversione di tendenza che ha consentito di incamerare alcune rate pregresse. Tanto, ha dichiarato il Liquidatore, renderà possibile assicurare ai dipendenti un primo pagamento ed il saldo di alcune forniture strategiche, ipotizzando trenta giorni per completare tale operazione. I comuni che hanno saldato la fattura 2019 sono: Baselice, Castelpagano, Frasso Telesino, San Bartolomeo, Santa Croce del Sannio, Sassinoro, San Lupo per un introito di 173mila euro. Ad ogni buon conto il Liquidatore ha anche fatto presente che è in corso di notifica una ulteriore sollecitazione indirizzata al Revisore dei Conti ed al responsabile dei Servizi finanziari dei Comuni morosi al fine di veder tutelati i diritti ai crediti finora maturati. Si è appreso poi che il Comune di Montesarchio ha assicurato che pagherà non appena avrà somma in bilancio mentre Benevento potrebbe procedere ad un pagamento dilazionato.
Per quanto riguarda la ripresa delle attività produttive presso lo Stir di Casalduni, bloccato da tre diversi incendi, Boccalone ha sottolineato che occorrono 5 mln di euro per riavviare il ciclo produttivo e, ovviamente, consentire anche una ripresa del lavoro da parte dei dipendenti. Tali risorse sono destinate a riattivare il ciclo dell’impianto di ctr. San Fortunato, rimuovendo tutti i rifiuti giacenti, nonché ristrutturando l’intera filiera impiantistica con la sua rifunzionalizzazione passando attraverso il rifacimento degli impianti di monitoraggio e controllo.   
Non sono mancati momenti di forte tensione tra i lavoratori e il Direttore Boccalone nel corso dell’incontro che hanno comportato una breve interruzione dei lavori. Alla ripresa, come dichiarato il Direttore Boccalone, si è preso atto da parte di tutti che vi è coscienza che la Provincia continua a svolgere il suo ruolo di supplenza se non si sostituzione nel senso che ha previsto di inserire nella propria programmazione tutti gli interventi per riavviare il ciclo integrato dei rifiuti, che vede nell’impianto Stir il primo fondamentale passaggio.

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