Questa mattina, all’esito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, la Squadra Mobile di Benevento ha eseguito un’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari emessa, su richiesta della Procura,  dall’Ufficio Gip di Benevento nei confronti di due persone  per atti di illecita concorrenza con minaccia e violenza (art 513 bis cp), nonché  per tentata estorsione (art 56-629 cp) ai danni di un imprenditore beneventano e per incendio (art 423 cp) di un’autovettura di un dipendente della società danneggiata. 

L’attività investigativa - come spiegano gli inquirenti -  è scaturita dalle denunce presentate da un dipendente e dall’amministratore di una società impegnata nella compravendita di pneumatici e con cui venivano segnalati l’incendio di un’autovettura avvenuto a Telese Terme il 18 gennaio del 2019, nonché della sede operativa della società ubicata in contrada Epitaffio di Faicchio, mediante l’utilizzo di un ordigno artigianale ad effetto detonante nella notte tra il 25 ed il 26 gennaio del 2019. 

“Entrambe le vittime – spiega il procuratore della Repubblica di Benevento, Aldo Policastro - hanno fornito indizi utili per ricostruire i fatti oggetto d’indagine.

In particolare, mediante l’utilizzo anche di attività tecnica di intercettazione e di esame dei tabulati telefonici, nonché dall’analisi di sistemi di videosorveglianza, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, legati alle vittime da precedenti rapporti lavorativi; proprio l’esser concorrenti nello stesso settore commerciale aveva spinto gli indagati a compiere una serie di atti intimidatori e violenti volti ad impedire il libero esercizio dell’attività concorrente, anche mediante minacce telefoniche rivolte nei confronti del dipendente, invitandolo a non sviare la clientela dalla loro attività altrimenti “gli avrebbero spezzato le gambe””. 

Per l’incendio dell’autovettura sono state denunciate, inoltre, in stato di libertà altre due persone.