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“Virgo Fidelis”, l’Arma dei Carabinieri celebra la sua Patrona

Questa mattina, presso la “Chiesta Parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù” di Benevento, è stata celebrata la Santa Messa in onore della “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza del Prefetto e delle altre Autorità civili e militari della provincia.

Alla celebrazione hanno partecipato una rappresentanza dei militari in servizio presso il Comando Provinciale e il Gruppo Forestale di Benevento, i familiari dei caduti decorati al Valor Militare e Civile e vittime del dovere, gli orfani dei militari dell’Arma, nonché una folta rappresentanza del personale in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali.Al termine della funzione religiosa, il Col. Enrico Calandro, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Benevento, si è soffermato sul significato della cerimonia, ricordando che la celebrazione della “Virgo Fidelis” risale all’8 dicembre 1949, quando Papa Pio XII promulgò il Breve Apostolico per proclamare ufficialmente la “Virgo Fidelis, Patrona dei Carabinieri”, fissando la data della ricorrenza al 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio di Gerusalemme e della Battaglia di Culqualber.

Quest’oggi ricorre, infatti, l’82° Anniversario dell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber, da parte del 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè mobilitano, che il 21 novembre 1941, si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa.

A seguito di tale fatto d’arme, fu conferita alla Bandiera dell’Arma la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:“Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza.

Apprestato saldamente a difesa d'impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell'intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l'ultima volta in terra d'Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale comandante e carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma.

Culqualber - Africa Orientale, agosto - novembre 1941”.In concomitanza con la “Virgo Fidelis”, l’Arma ha celebrato anche la “Giornata dell’Orfano”.

Al riguardo, il Comandante Provinciale ha evidenziato la preziosa attività svolta quotidianamente dall’Opera Nazionale di Assistenza agli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (ONAOMAC) per la vicinanza e il sostegno morale alle famiglie e, soprattutto, agli orfani dei Carabinieri caduti in servizio.Il Col. Calandro ha, quindi, ricordato l’esempio e il valore di tutti i Carabinieri che hanno offerto la loro vita nell’adempimento del dovere, come l’App. Sc. M.O.V.M. Tiziano DELLA RATTA e l’App. M.O.V.C. Vittorio VACCARELLA, i cui familiari erano presenti alla celebrazione.

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