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Zes, Mauro: "Una vittoria a metà. rilanciare la Valle Caudina"

Domenico Mauro

"Lo scorso 11 maggio, è stato pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che istituisce le prime ZES, le zone economiche speciali, a seguito delle richieste avanzate dalle Regioni che hanno presentato degli specifici Piani di Sviluppo Strategico per le aree (Decreto Mezzogiorno, convertito con l. 123/2017)".Così Domenico Mauro coordinatore vicario provinciale di Forza Italia."La Regione Campania il 28 marzo 2018 si è dotata di un Piano di Sviluppo Strategico della Zes che in provincia sannita ricomprende purtroppo solo l’area di Ponte Valentino e di Contrada Olivola escludendo invece altri importanti snodi produttivi;                                                                                       

Le aziende, in queste specifiche aree, ricomprese nel perimetro geografico tracciato, potranno godere, anche, di importanti agevolazioni fiscali e semplificazioni degli adempimenti che solitamente determinano nuovi insediamenti produttivi o incentivano il potenziamenti di quelli presenti.“Mentre da Roma, dopo due mesi e mezzo dal voto popolare, siamo ancora in trepidante e spasmodica attesa che Di Maio e Salvini presentino il contratto di governo che possa risollevare le sorti del Paese, i cittadini e le imprese continuano con coraggio e da soli a confrontarsi con una realtà dalle mille difficoltà.

La perimetrazione provinciale della Zona Economica Speciale, per la cui realizzazione, anche, per l’inserimento immediato, va dato atto allo sforzo profuso dal Comune di Benevento, Confindustria Benevento e Regione Campania,  è l’ennesima dimostrazione, comunque, di come la politica se non impara ad ascoltare i territori e tutte le sue articolazioni rischia di essere cieca e autoreferenziale”. È questo l’amaro sfogo dell’avvocato Domenico Mauro, Coordinatore Vicario Provinciale di Forza Italia, a proposito del decreto istitutivo della ZES sannita.Vorrei capire perché la Valle Caudina, che assorbe al suo interno l’ex area di crisi di Airola e presenta un quadro industriale ancora debole non sia stata inserita nel perimetro della Zes.

In questa area, insistono aziende che potrebbero ulteriormente crescere e svilupparsi occupando manodopera locale e altre, al contrario, che sono in una delicatissima condizione di fragilità che potrebbe sfociare anche nella chiusura definitiva delle produzioni in essere.

Visto che i vantaggi derivanti dalla Zes vanno ben oltre quelli dell’attuale programmazione 2014/2020 dipanandosi su un arco temporale di 14 anni estendibile per ulteriori 7 anni, ritengo necessario che si faccia squadra, a prescindere dai partiti, per proporre in primis alla Regione Campania una nuova perimetrazione che ricomprenda anche il bacino beneventano della Valle Caudina”.

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