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Basket, la Sidigas guarda già alla prossima stagione

scandone sacripanti

Il saluto questa sera alle ore 18 e 30. La squadra si accomiaterà dai tifosi al pala del Mauro. Un saluto collettivo, un ringraziamento stavolta a parti invertite. Dopo che il pubblico ha tributato un vero e proprio tripudio di applausi dopo la sconfitta contro Venezia nell’ultima gara della serie delle semifinali scudetto, i biancoverdi idealmente stringeranno uno per uno i tifosi, per darsi appuntamento alla prossima stagione. Molti di quei volti non saranno più legati alla squadra irpina. Per loro la necessità di andare altrove a cercare fortuna e spazio, per altri l’inizio di nuove avventure dettate dalla necessità di riorganizzare il roster secondo le esigenze imposte dalle mete che la società vuole perseguire. Una situazione non semplice da gestire da parte della dirigenza, che dovrà operare appunto scelte molto oculate nel tentativo di non indebolire la squadra e mantenerne in qualche modo integro il potenziale di base, inserendo le pedine giuste per rafforzare un organico che di partenza ha il suo valore specifico. Bisognerà lavorare molto per individuare giocatori italiani in grado di far fare un piccolo salto di qualità. La batteria di stranieri non sempre porta in dota un effettivo vantaggio, se poi si è costretti a farli ruotare come extracomunitari. E’ il caso di Randolph e Jones, che si sono avvicendati nell’ultimo match, o di Thomas ed Obashoan, anch’essi costretti ad una dolorosa staffetta durante la stagione. Si partirà proprio da queste considerazioni nella scelta del mercato da mettere in atto. Qualche italiano in più, si diceva, anche perché probabilmente Severini potrebbe lasciare, spinto dalla necessità di trovare quella continuità che ad Avellino non ha trovato. Da chiarire, poi, la posizione di giocatori importanti come Jones e Fesenko, che ha salutato il pala del Mauro con un lungo inchino rivolto ai settori dell’impianto, che qualcuno ha interpretato come una sorta di commiato. Staremo a vedere.

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