Nessuna improcedibilità. Il Coni nella giornata di ieri ha ritenuto regolare la procedura che ha portato prima al deferimento, poi alla richiesta di penalizzazione nei confronti dell’Avellino. Che dunque sarà a giudizio tra poco meno di un mese, per svolgere le proprie difese innanzi al tribunale Federale, primo grado di giudizio sportivo. I fatti ormai noti hanno condotto ad una richiesta di sette punti di penalizzazione a carico della squadra biancoverde, la quale a questo punto deve concentrarsi sulla difesa nel merito, affidandosi all’esperienza dell’avvocato Chiacchio, che cercherà di smontare per quanto possibile le accuse mosse a carico del club irpino. Certamente l’ambiente non appare sereno come dovrebbe in un momento del campionato decisivo per le sorti dell’intera stagione. Ma purtroppo la concomitanza della fase clou della stagione con la fissazione del processo sportivo è un dato di fatto. ovviamente quella che verrà emessa presumibilmente il dieci aprile prossimo sarà una sentenza non definitiva, essendo poi possibile fare ricorso in corte di appello Federale, ma adesso è prematuro anche solo pensare all’iter giudiziale della faccenda, posto che potrebbe anche esserci un esito fausto per il club irpino. Certamente pensare alla sola possibilità di avere sette punti di penalizzazione, come chiesto dal Procuratore Federale, fa venire i brividi. Guardando oggi la classifica, i lupi con sette punti in meno si troverebbero terzultimi. Ipotesi da scongiurare assolutamente, questa, sia ricominciando, dopo la battuta di arresto casalinga, a macinare gioco e risultati, sia affidandosi all’esperienza e alle capacità dell’avvocato Chiacchio per rimandare al mittente le accuse di illecito mosse dalla Procura Federale.
Commenta l'articolo